Petrolio, M5s: “Strategia governo regionale confusionaria”

Per Leggieri e Perrino "siamo davanti al primo banco di prova per il nuovo assessore al ramo, Francesco Pietrantuono. Speriamo vivamente – affermano – in una netta discontinuità con la politica attuata dal suo predecessore”

&ldquo;Si sta facendo un grande strombazzare sulla presunta prossima riapertura del centro oli di Viggiano, attualmente sotto sequestro a seguito dello scandalo #Trivellopoli. La macchina della propaganda &egrave; stata ben oleata e tirata a lucido: i media lucani inseguono gli annunci bilaterali Eni-Pittella senza che vi sia stata alcuna pronuncia da parte della Magistratura. Persino il dimissionato Aldo Berlinguer ha avuto il barbaro coraggio di affermare: &lsquo;Le compagnie hanno imparato la lezione, anche su come estrarre&rsquo;. Come se questo bastasse per poter cancellare gli scempi perpetrati sino ad ora&rdquo;. E&rsquo; quanto sostengono i consiglieri Gianni Perrino e Gianni Leggieri (M5s) che aggiungono: &ldquo;Oltre alla propaganda c&rsquo;&egrave; purtroppo la realt&agrave;, quella fatta di atti e sentenze che spesso sono determinanti per definire anche parte della politica regionale. La realt&agrave; che oggi parla della pronuncia del Consiglio di Stato che ha dichiarato infondato il ricorso in appello della Regione Basilicata sul permesso di ricerca idrocarburi &lsquo;Palazzo San Gervasio&rsquo;: AleAnna Resources torna alla carica e bussa alle porte di un&rsquo;area di quasi 47.000 ettari che coinvolge direttamente 13 Comuni della Provincia di Potenza dell&rsquo;area del Vulture&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Della vicenda &ndash; proseguono Perrino e Leggieri – ci eravamo occupati un anno fa con un&rsquo;interrogazione a firma di Gianni Leggieri, nella quale si chiedeva conto delle azioni che la Regione intendeva mettere in campo per contrastare il progetto. La risposta arriv&ograve; attraverso una comunicazione di Belinguer al Consiglio regionale e certificava un vero e proprio stato di inerzia e sterilit&agrave; degli atti messi in campo da parte della regione, attuati senza tener conto delle istanze provenienti dal territorio. Difatti anche i Sindaci dei territori interessati avevano chiesto alla Regione di mettere in campo azioni pi&ugrave; incisive per negare l&rsquo;intesa al progetto: il 13 luglio 2015, la Conferenza dei Sindaci dell&rsquo;Area Alto Bradano aveva approvato all&rsquo;unanimit&agrave; un documento proposto da una serie di associazioni ambientaliste. Sia il Tar che il Consiglio di Stato hanno bocciato la Regione, evidenziando l&rsquo;ambiguit&agrave; e la contraddittoriet&agrave; di fondo che hanno caratterizzato il procedimento: da via Verrastro in un primo momento non avevano ritenuto che il progetto fosse assoggettato a valutazione di impatto ambientale (Det. Dir. n. 279/2011), poi hanno negato l&rsquo;intesa evidenziando svariate criticit&agrave; ambientali, paesaggistiche e naturalistiche&rdquo;.<br /><br />A parere dei consiglieri M5s si &egrave; trattata di &ldquo;una strategia a perdere e confusionaria che si &egrave; sciolta completamente davanti ai giudici e che di fatto ha rafforzato l&rsquo;Aleanna Resources. Stessa strategia &egrave; stata messa in campo per il permesso relativo all&rsquo;area di Montegrosso, anche questo in una preoccupante situazione di stallo decisionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I proclami dei finti no-triv governativi &ndash; affermano gli esponenti politici – stanno rivelando la loro natura: sono delle vere e proprie montature, cos&igrave; come lo sono tutte quelle leggi regionali promulgate che sistematicamente vanno a sbattere contro i pareri della Corte Costituzionale. Questa strategia sembra essere il filo conduttore delle giunte regionali degli ultimi anni: ricordiamo la finta moratoria sui permessi di estrazione targata De Filippo, le finte vittorie ottenute da Pittella nelle contrattazioni col Governo, la mancata impugnazione dello Sblocca Italia e la Strategia Rifiuti Zero (una vera e propria truffa semantica)&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Siamo davanti al primo banco di prova per il nuovo assessore al ramo, Francesco Pietrantuono. Speriamo vivamente in una netta discontinuit&agrave; con la politica attuata dal suo predecessore, quel Berlinguer che si &egrave; limitato (prodigato) a fare da tramite per l&rsquo;attuazione del disegno scellerato del ducetto di Firenze. I Lucani, dal canto loro &ndash; concludono Leggieri e Perrino – si sono gi&agrave; ampiamente espressi col tanto bistrattato referendum del 17 aprile, facendo della Basilicata l&rsquo;unica regione a raggiungere il quorum, con un 96% che ha votato per lo stop delle concessioni in mare. Un chiaro messaggio alle cricche, le lobby e i faccendieri che vogliono continuare a violentare il nostro territorio&rdquo;.<br />&nbsp;

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