Petrolio, Leggieri: si continua a giocare una partita doppia

Il consigliere regionale del M5s: “Ancora una volta i fatti hanno dimostrato chi è contro il petrolio e chi invece continua ad ingannare il popolo lucano”

Su richiesta del Movimento 5 stelle di Basilicata oggi, in Consiglio regionale,&nbsp;si &egrave; discusso su una richiesta di referendum ex art. 98 del regolamento del Consiglio per arrivare all&rsquo;abolizione degli artt. 35, 37 e 38 della Legge &lsquo;Sblocca Italia&rsquo; e sulla mozione avente ad oggetto la istituzione di una commissione speciale d&rsquo;inchiesta sulle estrazione petrolifere in Val d&rsquo;Agri.<br /><br />&ldquo;Due proposte &ndash; dice Leggieri – volte ad affrontare il problema delle estrazioni petrolifere ridando voce e potere ai cittadini e ristabilendo legalit&agrave; e certezza in questa Regione.&nbsp;Due richieste difficili da digerire da parte di una maggioranza che &egrave; schiava dei vincoli imposti dal governo centrale ed incapace di salvaguardare gli interessi della comunit&agrave; lucana. Cos&igrave; accade che, incapaci di svincolarsi dai diktat provenienti dall&rsquo;alto, i consiglieri di maggioranza le provano tutte pur di arrivare a non decidere. Ed ancora una volta &ndash; continua Leggieri – come succede sempre in Consiglio regionale quando si parla di petrolio e si devono assumere decisioni concrete e non fare solo proclami, il Presidente Pittella e la sua maggioranza chiedono di non discutere nel merito e di rinviare tutto a settembre (stessa strategia utilizzata per impedire l&rsquo;impugnazione dello Sblocca Italia lo scorso 4 dicembre).&nbsp; Cos&igrave;, la proposta referendaria elaborata dal Movimento 5 Stelle viene spedita in Commissione, parcheggiata e, di fatto,&nbsp; bloccata per evitare che si avvii quella pericolosa macchina chiamata democrazia o voto referendario. Una macchina pericolosa per chi &egrave; contro il petrolio solamente a chiacchiere e non nella realt&agrave;. Una macchina insidiosa perch&eacute; costringe i politici a prendere posizioni, a schierarsi, ad impegnarsi seriamente e concretamente, ma anche attivamente, per dimostrare la contrariet&agrave; al petrolio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Sorte non diversa, anzi peggiore &ndash; sottolinea Leggieri – viene riservata alla mozione sulla commissione d&rsquo;inchiesta. La mozione infatti &egrave; stata bocciata e liquidata velocemente senza alcuna discussione. Una mozione che doveva servire a dare una risposta semplice ad una domanda altrettanto semplice: sono state utilizzate in Val d&rsquo;Agri tecniche di estrazione del petrolio contrarie alla normativa nazionale ? Una domanda semplice, ma evidentemente troppo scomoda per chi la sera &egrave; contro il petrolio, mentre il giorno dopo dimostra con i fatti di essere parte del sistema dell&rsquo;oro nero. E&rsquo; evidente che oggi, ancora una volta, abbiamo avuto la dimostrazione che l&rsquo;attuale maggioranza, il Partito democratico di Basilicata in primis, ma non solo, gioca una partita doppia, fatta di proclami da una parte per tenere buoni i cittadini e le comunit&agrave; locali in agitazione e di atti che smentiscono quei proclami&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ancora una volta la maschera &egrave; stata gettata &ndash; prosegue Leggieri – la maggioranza e il suo governatore hanno dimostrato l&rsquo;assoluta sottomissione al Governo nazionale e ai voleri delle multinazionali del petrolio.<br />A questo punto la parola passa ai cittadini, alle comunit&agrave; locali ai comitati, alle associazioni e a tutti coloro che hanno veramente voglia di difendere questa Regione della colonizzazione dell&#39;oro nero. Abbiamo il dovere di mandare a casa questa classe politica assolutamente inadeguata. Abbiamo il dovere di chiedere con forza le dimissioni del Presidente Pittella, di tutta la sua Giunta e della sua maggioranza. Questa Regione &ndash; conclude Leggieri – merita una classe politica fatta di persone veramente interessate a difendere i cittadini lucani e il territorio e non di acrobati di mestiere che svendono ogni giorno la nostra regione al miglior offerente&rdquo;.<br /><br /><br />

    Condividi l'articolo su: