Il Capogruppo consiliare del Partito democratico: “Su ambiente e salute recuperare ritardi e cambiare il passo”
“Si è perso molto tempo, determinando un vuoto di monitoraggio epidemiologico di qualche anno, da quando i Comuni di Grumento Nova e di Viggiano avviarono, nel 2014, il progetto con l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, coordinato dal prof. Bianchi e dall’avvio delle attività del progetto Epibas”.
Lo puntualizza, il presidente del gruppo consiliare del Partito democratico, Piero Lacorazza.
“Oggi, a Matera – fa rilevare Lacorazza – parte il progetto ‘LucAS’ (Lucani Ambiente e Salute), un progetto da 25 milioni di euro, che spero possa dare una certa continuità, anche se il vuoto di attività di questi anni, il cambio dei soggetti e dei partner, rischiano di segnare un nuovo o un altro ennesimo inizio. E, tuttavia, auspichiamo nell'interesse delle lucane e dei lucani che questo tempo di attesa sia servito a tarare meglio il progetto, sia in termini di strategia che di efficacia”.
“Sarebbe interessante – sottolinea il capogruppo regionale del Pd – partire dai dati già acquisti, anche attraverso le attività di Sorveglianza Sanitaria Attiva del progetto Epibas, comprendere le motivazioni che hanno portato a definire la scelta dei partner del progetto ‘Lucas’, decidendo, peraltro, di cessare la relazione con l’Istituto Superiore di Sanità coinvolto nella X legislatura a guida presidente Pittella, e la ragione per la quale sembra essere non considerato come centrale il ruolo della ‘Medicina Ambientale’, Centro istituito e finanziato con l’art.17 della L.R. n.5/2015 (Legge di stabilità regionale 2015), e la cui ubicazione di riferimento sarebbe dovuto essere l’ospedale di Villa d’Agri, presidio territoriale di ‘competenza’ e prossimo ai Centri Oli di Viggiano e Corleto. Questo tema – comunica Lacorazza – è oggetto di una prima interrogazione consiliare che ho depositato oggi in Consiglio regionale e sottoscritta anche dai consiglieri regionali, Roberto Cifarelli e Piero Marrese”.
“Una seconda interrogazione – informa Lacorazza – protocollata sempre nella giornata di oggi, riporta il tema ambientale anche a seguito dell’incidente a Calvello relativo al Pozzo CF8 di ENI (interrogazione presentata con primo firmatario il collega Roberto Cifarelli), chiedendo aggiornamenti sul Piano di Caratterizzazione dell’area interessata dallo sversamento del greggio dal Cova di Viggiano, ai fini degli eventuali interventi di bonifica e ripristino ambientale da effettuare ai sensi del D. Lgs.152/2006, con uno sguardo al rispristino dei luoghi una volta cessata la concessione (scadenza 2029 se non rinnovata) come previsto dal PiTESAI”.