Petrolio, Lacorazza: “La trasparenza non è un optional”

Il presidente del Consiglio regionale torna a chiedere che vengano resi pubblici i profili professionali richiesti dalle compagnie. “C’è poco tempo, bisogna dare risposte ai disoccupati. Trasparenza e tutela di salute e ambiente nei futuri negoziati”

&ldquo;La trasparenza non &egrave; un optional, e non &egrave; solo alle istituzioni che vanno chieste procedure aperte e chiare. Per questo torno a segnalare la necessit&agrave; di rendere pubblici nel pi&ugrave; breve tempo possibile i profili professionali che saranno impegnati nel breve e nel lungo periodo nelle attivit&agrave; petrolifere. Altrimenti sar&agrave; difficile programmare percorsi formativi adeguati alle richieste del mercato del lavoro&rdquo;. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza negli incontri avuti oggi con i cittadini in diversi Comuni della Val d&rsquo;Agri.<br /><br />Rivolgendosi in primo luogo alle compagnie petrolifere ed ai rappresentanti del mondo imprenditoriale, Lacorazza ha osservato che &ldquo;c&rsquo;&egrave; ormai poco tempo, ed attendiamo che vengano resi finalmente disponibili i dati richiesti pi&ugrave; volte dallo stesso governo regionale per iniziativa del presidente Pittella e dell&rsquo;assessore Liberali. Questi dati sono necessari per convincere tutti, e i disoccupati in primo luogo, che le procedure per le assunzioni nelle attivit&agrave; petrolifere sono chiare e trasparenti, ma anche per dare forza, concretezza e credibilit&agrave; al contratto di sito sottoscritto recentemente da Regione, compagnie e parti sociali. Le istituzioni pubbliche devono operare per garantire la massima trasparenza, oltre che la tutela di beni non negoziabili quali la salute e l&rsquo;ambiente: su questi temi si &egrave; determinata una frattura non facilmente componibile, ed &egrave; da qui che occorrer&agrave; ripartire in caso di eventuali nuovi negoziati con le compagnie petrolifere, sapendo che dall&rsquo;accordo del &rsquo;98 &egrave; passato molto tempo e quindi &egrave; necessario ripartire dall&rsquo;oggi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;C&rsquo;&egrave; un reale malessere &ndash; ha concluso Lacorazza &ndash; al quale &egrave; possibile dare una risposta. Devono farlo innanzitutto le compagnie, assumendo impegni concreti per contribuire allo sviluppo economico della Basilicata. E poi spetta alle istituzioni, chiamate a riflettere sull&rsquo;uso delle royalties e sulle misure per sostenere l&rsquo;occupazione. Ma bisogna evitare le divisioni: l&rsquo;Unione dei Comuni della Val d&rsquo;Agri potrebbe essere lo strumento adatto per promuovere un governo pienamente condiviso di un territorio in cui si svolge una rilevante attivit&agrave; estrattiva&rdquo;.<br />

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