Petrolio in Basilicata, Vita: adeguare la strategia

Il capogruppo del Psi in Consiglio regionale propone di sospendere gli iter autorizzativi per i permessi già concessi in attesa della definizione del Memorandum di Intesa Regione – Governo

“Il dibattito politico che con periodicità si ripropone ad ogni notizia di avvio di lavori per l’attività di ricerca ed estrazione petrolifere sul nostro territorio, ultima in ordine di tempo quella che si riferisce al pozzo Pergola 1, in territorio di Marsiconuovo, non può schematicamente ridursi in favorevoli ‘senza condizioni’ e contrari e, tra quest’ultimi, non può limitarsi ad una posizione di semplice no alle trivelle”. E’ quanto sostiene il capogruppo del Psi in Consiglio regionale Rocco Vita, per il quale “specie da parte dei partiti ed esponenti del centrosinistra è necessario far seguire le prese di posizione con indicazioni e proposte responsabili, oltre alla rinnovata necessità di una maggiore attenzione della Giunta regionale su tutto quanto riguarda le concessioni vecchie e nuove petrolifere in Basilicata”.

“I socialisti – sottolinea Vita – da tempo auspicano una strategia regionale chiara sotto ogni aspetto che definisca lo scenario a breve e medio termine in rapporto all’attività petrolifera e che contribuisca anche a dare risposta alla domanda, spesso rivolta a politica ed istituzioni, su quale futuro per la Basilicata. Bloccare nuove autorizzazioni e nuove concessioni stabilendo i programmi di sviluppo nella parte di territorio non interessata e comunque tenuta fuori dalla ricerca e dalla estrazione di idrocarburi è sicuramente un atto decisivo. In questa direzione, l’indicazione del presidente De Filippo a non dar corso a nuove concessioni, raccogliendo le nostre sollecitazioni e quelle di altre forze politiche, di Comuni, associazioni ambientaliste e comitati popolari e civici, è un primo passo positivo ed importante da sostenere”.

“Quanto ai permessi già concessi a compagnie e società in Val d’Agri e nel comprensorio Sauro – Camastra – precisa il capogruppo del Psi – siamo per la sospensione degli iter autorizzativi se non si chiariscono prima tempi e contenuti del Memorandum di Intesa Regione – Governo che, non è un mistero per nessuno, attraversa una fase preoccupante di stallo anche per difficoltà oggettive nazionali. Una pregiudiziale: nessuna negoziazione può essere in alcun modo possibile sui fattori ambiente e territorio, salute e sicurezza dei cittadini che vanno salvaguardati prima degli interessi strategici nazionali. Proprio nei momenti di maggiore difficoltà di carattere nazionale ed internazionale – conclude Vita – si impongono decisioni coraggiose e responsabili. E’ questo vale ancora di più per la Basilicata e per la sua classe dirigente che, se è tale, deve saper adeguare la propria azione di governo alla complessità della sfida rappresentata dalla presenza di idrocarburi nel nostro sottosuolo”.

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