“Ambiente e Popoli, la stessa sorte. Petrolio, presagio di morte” è il tema della protesta promossa dal Movimento che si svolgerà a Scanzano Jonico illustrata, oggi, dal consigliere regionale Gianni Perrino in una conferenza stampa
“Ambiente e Popoli, la stessa sorte. Petrolio, presagio di morte”, è questo il tema della manifestazione promossa dal Movimento 5 stelle che si svolgerà domenica prossima a Scanzano Jonico. Otto sono le regioni unite contro lo "Sblocca Italia" per dire “Giù le mani da terra e mare”, si tratta di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. In Basilicata la mobilitazione partirà dal piazzale dell’Hotel Miceneo di Scanzano Jonico, alle ore 10.00, e vedrà la partecipazione dei “portavoce” lucani del Movimento, i parlamentari Liuzzi e Petrocelli, i consiglieri regionali Perrino e Leggieri e altri rappresentanti delle amministrazioni comunali oltre a diverse associazioni e liberi cittadini, ognuno con la propria identità.<br /><br />“Dopo l’approvazione dello ‘Sblocca Italia’ si aprono scenari preoccupanti per il futuro della nostra regione. Occorre arginare questa deriva e scendere in piazza per dire no a una deregolamentazione inaccettabile”. Così il consigliere regionale Gianni Perrino che ha spiegato, questa mattina, in una conferenza stampa svoltasi nella sede del Consiglio regionale della Basilicata, le motivazioni alla base della mobilitazione generale promossa dal Movimento 5 stelle. “Noi siamo minoranza sia a livello parlamentare che regionale e non riusciamo ad incidere nelle istituzioni in maniera sostanziale. La nostra arma è quella della consapevolezza, in questi anni abbiamo sviluppato una coscienza collettiva che ci porta a dire: ‘Non è questo il futuro che vogliamo per la nostra terra’. Negli ultimi 15 anni il petrolio non ha portato alcun beneficio al nostro territorio, né economico né sociale e culturale se non qualche posto di lavoro che alimenta una filiera non meritocratica. La liberalizzazione delle trivelle se non verrà fermata distruggerà definitivamente la Basilicata e vaste aree dell’Italia. La strada imboccata dal Governo è un vicolo cieco e non un’autostrada verso il futuro”. Perrino ha poi fatto riferimento alle dichiarazioni del Presidente della Regione, Marcello Pittella circa i risultati raggiunti dai parlamentari lucani in merito al miglioramento del decreto Sblocca Italia. “Cinquanta milioni sbloccati dal patto di stabilità – ha detto – sono solo un contentino. Il vero problema è l’espropriazione del territorio della propria sovranità. Noi – ha concluso Perrino – non vogliamo mercanteggiare sulle royalties ma vogliamo riprenderci la sovranità territoriale tenendo conto dell’opinione dei cittadini”.<br /><br />“Lo Stato si è appropriato di un diritto che non è suo, andando in deroga alla Costituzione”. Lo ha ribadito Francesco Suriano, organizzatore dell’evento il quale ha fatto riferimento anche ai circa ventinovemila chilometri quadrati di aree interessate dalle attività di ricerca in mare. “Attività – ha detto – che vanno a mettere a rischio il bacino del Mediterraneo”. “La Basilicata – ha aggiunto – ha una vocazione agricola e turistica che sono le punte di diamante dell’economia lucana. Tutti coloro che hanno a cuore la nostra terra, i suoi meravigliosi paesaggi, la sua storia, non possono rimanere inermi. Occorre unirsi e far sentire la voce delle comunità locali che hanno interesse a tutelare l’agricoltura, il turismo, l’ambiente e la salute”. <br /><br />Sono intervenuti telefonicamente alla conferenza stampa anche Gianluca Cirelli del Wwf di Policoro e Stefania Mele dell’associazione Mom (Mamme materane all’opera), i quali hanno espresso le proprie motivazioni rispetto alla decisione di aderire alla manifestazione.<br /><br /><br />