“L'uscita infelice dei giorni scorsi sulla stampa nazionale da parte dell'amministratore della Sogin, Riccardo Casale, il quale ha affermato che il territorio della Puglia, della Basilicata, del Lazio e della Toscana sono tra le zone più adatte alla realizzazione della pattumiera nucleare, mostra chiaramente la superficialità con la quale Sogin continua ad operare”.
Lo sostiene in un comunicato Gianni Girotto, capogruppo M5S (decima commissione Industria Senato). “Prima di puntare il dito sulle aree dove fare il deposito di scorie nucleari e per procedere con la messa in sicurezza dei lasciti nucleari – prosegue Girotto – è fondamentale chiarire gli aspetti sulla tipologia del deposito di scorie che il territorio deve ospitare e rendere urgentemente operativa l'Autorità di sicurezza con la costituzione dell'Isin. E’ necessario inoltre comprendere se questo ritardo è dovuto al solito vizio di nominare persone gradite al potere politico con il solito metodo clientelare al di là della loro effettiva competenza. Se cosi fosse – evidenzia – allora è giusto sapere che possiamo smettere immediatamente di parlare del deposito nazionale”.
Secondo Girotto “la credibilità dell’autorità di sicurezza è un prerequisito assoluto per il successo di questa operazione. La Sogin non può operare in modo autonomo sulle scelte. Non è possibile, non è giusto e non è opportuno che lo stesso soggetto proprietario degli impianti sia incaricato di fare lo smantellamento degli stessi, di trovare il sito per il deposito, di interloquire con la popolazione e gli amministratori locali affinché questo sia accettato nonché di progettare, costruire e magari anche gestire il deposito. La lezione di Scanzano – sottolinea – non ha insegnato. La Sogin deve seguire le procedure in modo trasparente coinvolgendo i cittadini, le istituzioni nazionali e regionali nei processi decisionali. Diversamente, la gestione sulla messa in sicurezza dei rifiuti nucleari italiani affidata a Sogin rimarrà inaffidabile, solleverà conflitti sui territori, lascerà il problema delle scorie nucleari irrisolto, con il pericolo di esporre i cittadini a seri rischi per la sicurezza e la salute”.
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