Il consigliere regionale Lb-Fdi: “Impugnativa Disciplinare Mise e bocciatura del Tar delle Linee guida su mini-eolico, le ultime questioni che delegittimano Pittella e la sua Giunta”
“Chi pagherà per le incompetenze della classe politica lucana? I cittadini. Purtroppo. L’inadeguatezza di chi ricopre ruoli importanti e di vertice è spaventosa e le ultime questioni che riguardano la Basilicata ne sono la triste dimostrazione”. E’ quanto affermato dal capogruppo consiliare di Laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia, Gianni Rosa.<br /><br />“Petrolio e disciplinare Mise. Nella bagarre tra Pd e Movimento 5 stelle, per la primazia sull’impugnativa del Disciplinare attuativo dello Sblocca Italia, non vogliamo entrare. E’ una questione quella del petrolio che ci ha visto sempre in prima linea, anche quando gli attuali novelli ambientalisti avallavano le scelte del Governo nazionale. Quindi, a prescindere da chi abbia avuto l’intuizione di impugnare il disciplinare, noi non possiamo che appoggiare tale idea. Ma la questione politica – sottolinea Rosa – è altra e ben più grave. E i Lucani devono conoscerla. Oggi, la Regione decide di impugnare il Disciplinare. Come mai solo oggi? C’è stata una discussione, in Consiglio regionale, nello scorso mese di maggio. Una discussione che si è conclusa con la richiesta di un parere all’ufficio legale della Regione Basilicata e di una relazione tecnica del Dipartimento Ambiente. Entrambi i documenti concludevano per non impugnare il disciplinare. L’assessore Pietrantuono, nel Consiglio del 24 Maggio, si dichiarava d’accordo con gli Uffici. Adesso – rileva Rosa – arriva l’inversione di rotta. Pittella in un unico colpo delegittima gli Uffici, l’Assessore e tutti i Consiglieri che si erano opposti all’impugnativa per motivi ‘tecnici’. Possiamo credere che sia stata la Pec dei 5 stelle a far cambiare idea al Governatore? Ci dispiace per gli amici del Movimento cinque stelle, ma ne dubitiamo”.<br /><br />“Questa – a parere di Rosa – è solo l’ennesima dimostrazione che si naviga a vista. Che Pittella può fare tutti i mini rimpasti che vuole, ma non ha idea di come si governa una Regione. Altra questione riguarda la sonora bocciatura del Tar alle linee guida regionali sulla installazione degli impianti da fonti rinnovabili: manca il parere della Commissione competente e non rispetta la stessa legge regionale. Così, la Basilicata si trova nuovamente senza una chiara regolamentazione del comparto, lasciando via libera all’eolico selvaggio. La cosa è grave. Molto grave. Non è un mistero che le lobbies del vento stanno devastando un territorio. E, sbagliando in modo così grossolano, la Giunta ha aperto nuovi ‘orizzonti’ alle imprese del settore. L’uscita di Pietrantuono – aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale – che dichiara di voler adottare in tempi rapidissimi le nuove linee guida dimostra, ancora una volta, che si tenta con slogan di porre pezze più piccole del buco”.<br /><br />“Evidentemente – rimarca Rosa – all’Assessore sfuggono due dati: il primo è che la legge regionale per il corretto inserimento nel paesaggio e sul territorio delle tipologie di impianti da fonti di energia rinnovabili prevede l’adozione delle linee guida solo per gli impianti superiori a 60 kW; il secondo, è la tempistica. Ad oggi, non c’è nessuna Commissione convocata. Quindi, da un lato resteranno fuori tutti quegli impianti di potenza uguale a 60 kW, a meno che non si cambi la legge, dall’altro, l’ultimo Consiglio utile per modificare la legge è quello di martedì prossimo. Poi, ci dovranno essere le linee guida che dovranno passare prima in Commissione consiliare. In alternativa - conclude il consigliere Lb-Fdi – le lobbies del vento avranno tutta l’estate per presentare richieste all’installazione. Chi pagherà per le incompetenze della classe politica lucana? I cittadini. Purtroppo”.<br />