Petrolio, Digilio (Fli) su strategia Eni

“La strategia illustrata dall’Eni per la cosiddetta fase operativa dei 104 mila barili al giorno non è convincente o meglio non riserva nulla di buono alle nostre popolazioni”. E’ il commento del coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio per il quale “sul fronte della nuova occupazione, delle opportunità per le imprese locali, dello sviluppo dei territori petroliferi, dei progetti di tutela ambientale dei territori, siamo al punto di partenza, vale a dire al 1998 anno di firma degli accordi. Sono convinto che l’atteggiamento dell’Eni è incoraggiato dal Governo Monti e nello specifico dal Ministro Passera, padre putativo della cosiddetta strategia energetica nazionale che concede troppo alle compagnie e toglie molto alle Regioni. Non vedo per quali motivi la società di Scaroni – dice Digilio – debba fare concessioni alla Regione Basilicata se poi è “blindata” da una politica di protezione e liberalizzazione in tema di ricerca ed estrazione. Un esempio più che significativo: il decreto che il governo avrebbe dovuto emanare entro il 24 settembre scorso, come stabilito dall’articolo 16 del dl sulle liberalizzazioni, nonostante il pressing che ho esercitato in Senato insieme ad altri colleghi è sempre fermo presso il Ministero delle Finanze. Vorrei ricordare che la norma avrebbe dovuto stabilire la misura e le modalità della ricaduta occupazionale e finanziaria (distribuendo in particolare fondi per investimenti in infrastrutture e altre iniziative di stimolo allo sviluppo locale). Se dunque è il Governo a non mantenere i patti è difficile aspettarselo da chi continua a pensare principalmente ai propri profitti".

BAS 05 

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