“Dal Governatore del Piemonte Cota, sceso direttamente in campo per raccogliere e sostenere le preoccupazioni dei cittadini di Carpignano Sesia (Novara) per il progetto Eni di un pozzo di petrolio, viene un buon esempio da seguire. La moratoria lucana infatti non può essere solo un principio e tanto meno uno strumento di attesa che si compiano scelte governative e di compagnie petrolifere”. E’ quanto sostiene il coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio, sottolineando che “anche l’iniziativa di tenere nel centro del novarese un referendum popolare per far esprimere il parere su un pozzo da 245 milioni di barili di greggio direttamente dai residenti è un buon esempio da seguire. E’ stato infatti quel 90 per cento di “no” che ha dato al Governatore Cota la responsabilità di intervento e che lo vincolerà alla tutela della volontà popolare specie nei passaggi di competenza della Regione. E poiché prima della scelta della moratoria il Governatore De Filippo aveva auspicato, in più occasioni e in particolare in incontri pubblici in Val d’Agri, l’indizione di referendum popolari per ricevere il mandato da comunità locali i cui territori sono interessati da attività di ricerca ed estrazione petrolifera, ritengo – dice Digilio – che sia utile far sentire la moratoria una scelta diretta dei cittadini. Ciò anche per evitare furbizie da parte di chi potrebbe considerare esaurita ogni possibilità di intervento ed impegno e per superare quella sorta di scetticismo che ha accompagnato, non solo da parte di associazioni ambientaliste, comitati di cittadini, il provvedimento adottato dal Consiglio Regionale sia pure in forma così anomala come quella della legge di assestamento di bilancio. Il Ministro Passera ha annunciato nell’ultimo Consiglio dei Ministri della scorsa settimana che il suo piano energetico sarà pronto a settembre, quindi a breve. Prepararsi per tempo definendo ogni azione che ciascuno – Regione, Comuni, comitati referendari cittadini, parlamentari, forze sociali ed imprenditoriali – deve compiere è perciò una priorità per l’agenda della ripresa politica. Purchè – conclude Digilio – non si ripetano quegli inutili e retorici tavoli in Presidenza della Giunta con i soliti documenti unitari. A proposito: il documento (che io non ho firmato) dell’ultima riunione tra Giunta e parlamentari lucani che fine ha fatto? Quali risultati ha dato?”.
BAS 05