Petrolio: Cgil, Cisl e Uil sollecitano intervento governo

“Ci aspettiamo risposte concrete e la giusta considerazione per i giovani, per le donne e per gli anziani della Basilicata: il tempo degli approfondimenti è terminato e da subito, se ci sono le volontà politiche, si possono mettere a disposizioni risorse per una maggiore giustizia sociale e per un maggiore sviluppo del nostro territorio”. Così, in una nota congiunta, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, Genovesi, Falotico e Vaccaro, che intervengono sulla questione petrolio.
“Da novembre 2013 – ricordano i tre sindacalisti – siamo stati ai tavoli presso il Mise per illustrare le nostre richieste, ritenendole il minimo per un giusto riconoscimento al senso di responsabilità della Basilicata. Abbiamo chiesto di modificare, anche tramite decreto, la destinazione delle decine di milioni di euro per la carta carburante a favore di interventi di inclusione sociale e programmi di lavoro utile, a favore dei più deboli; abbiamo chiesto di modificare l'articolo 16 del Memorandum ricomprendendo gli aumenti effettivi già autorizzati, senza ulteriori perforazioni, senza il tetto dei 50 milioni e per almeno 20 anni, destinando tali risorse ad interventi per le grandi infrastrutture, la valorizzazione dell'ambiente e delle imprese innovative".
"Abbiamo chiesto – dicono ancora – di escludere le royalties dal Patto di Stabilità. Lo abbiamo detto a due ministri (Zanonato prima e Guidi dopo), lo abbiamo detto in diversi incontri tecnici al Mise: ora, come da impegni presi dal ministro Guidi, che sarebbe dovuto tornare in Basilicata ai primi di luglio, tocca al presidente del Consiglio e al governo prendersi le proprie responsabilità, senza più perdite ulteriori di tempo. Così come tocca alla classe politica lucana dimostrare la propria coerenza”.

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