Per il consigliere di Italia dei valori “i timori sono riferiti alle continue concessioni di ricerca di idrocarburi che gli uffici competenti del Ministero rilasciano per il nostro territorio”
“Le parole del ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, all'assemblea dell'Unione petrolifera, sull'aumento della produzione petrolifera in Basilicata per raggiungere il 7 per cento del consumo nazionale non dicono nulla di nuovo e semmai rafforzano le attese per il Memorandum d’Intesa. Quello che ci preoccupa, invece, è l’affermazione dello stesso Ministro secondo cui in Basilicata stiamo facendo dei buchi per terra”. A sostenerlo è il consigliere regionale di Idv, Antonio Autilio, per il quale “i timori sono riferiti alle continue concessioni di ricerca di idrocarburi che gli uffici competenti del Ministero rilasciano per il nostro territorio già da tempo diventato una sorta di gruviera”.
“Non può che allarmarci, pertanto – afferma Autilio – una dichiarazione che ammette una situazione di ricerca del petrolio diffusa e caotica, in troppi casi senza tenere in debita considerazione la destinazione di quei territori, la posizione della Regione e tanto meno quella dei Comuni, oltre che il punto di vista delle comunità locali. In una fase in cui il Governo deve ancora riprendersi dallo choc subito per il risultato del referendum sul nucleare e con l'alibi delle difficoltà di approvvigionamento energetico – dice Autilio – non vorremmo che decidesse una brusca accelerazione per il programma di produzioni nazionali di idrocarburi, già da quest’anno, facendoci trovare per quanto riguarda le concessioni di ricerca di fronte al fatto compiuto. Poiché le dichiarazioni del ministro Romani sono avvenute di fronte alla platea degli imprenditori del petrolio assumono ancor più un significato di un impegno solenne del Governo e richiedono alla Regione di prepararsi adeguatamente a fronteggiare ulteriori assalti al territorio, oltre che snellire i tempi di convocazione del primo tavolo tecnico per il Memorandum d’Intesa. Sarebbe saggio – sostiene l’esponente di Idv – rivendicare una sorta di moratoria di nuove ricerche prima della definizione degli impegni contenuti nel Memorandum d'Intesa. Qualche pericolo, inoltre – conclude il consigliere – ci riguarda anche per i riferimenti del Ministro all’attività off-shore in tratti del Mar Jonio e sull’organismo di stoccaggio italiano del gas”.