Petrocelli (M5S) su trasporto materiale radioattivo da Itrec

«Il Movimento 5 Stelle, in merito al trasporto dell’altra notte di materiale radioattivo tra la Basilicata e la Puglia, da Rotondella all’aeroporto militare Nato di Gioia del Colle, chiede ufficialmente che vengano resi pubblici i dati contenuti nelle due centraline di controllo presenti al centro Itrec e chiede ufficialmente che venga verificato da Ispra e Arpab se l’operazione non ci sia anche costata una contaminazione del territorio". Lo dichiara il portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle, Vito Petrocelli.
"Questa richiesta avrebbe dovuto farla immediatamente il governatore dimissionario, Vito de Filippo, schiaffeggiato dalle istituzioni, insieme al suo collega Niki Vendola, visto che neanche loro, al pari dei sindaci, sono stati avvertiti dell’operazione radioattiva, invece di perdersi in comunicati stampa di rammarico e in una richiesta inutile, a buoi scappati dalla stalla, dell’istituzione di un “Tavolo di trasparenza”.
Quanto accaduto l’altra notte, all’insaputa di due intere popolazioni, dei propri sindaci, dei governatori, dei rappresentanti in Parlamento e degli organi di stampa, – aggiunge Petrocelli –  è la prova provata che in Italia non si vive in una democrazia compiuta. Il nostro è un sistema condizionato dagli interessi commerciali di poche lobby economico-militari e dagli interessi politici di quei quattro partiti che hanno occupato lo Stato”.
“È inaccettabile – aggiunge –  che a tre giorni dall’accaduto, nonostante la gravità dell’accaduto e nonostante il clamore che la notizia ha scatenato, il Governo italiano non dia ancora una risposta ufficiale su cosa sia stato realmente portato via dal centro Itrec sullo Jonio e sul perché siano state evase tutte le regole di trasparenza e di sicurezza previste, in caso di trasporto di materiale contaminante, dalle stesse leggi dello Stato italiano.
È inaccettabile che non siano stati avvisati i Comuni del trasporto radioattivo È inaccettabile che finora abbia “parlato” una partecipata dello Stato italiano, la Sogin, che con arroganza, in un laconico comunicato, a trasporto già avvenuto, ha espresso genericità senza alcun valore e senza rispetto delle regole di trasparenza”.

BAS 05

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