Perrino e Leggieri: acqua, si dimentica esito referendario

I consiglieri regionali del M5s: “L’Acquedotto del Sud minaccia l’esito del referendum del 2011: presentata mozione in Consiglio regionale”

&ldquo;La prima delle stelle presenti sul simbolo del M5s &egrave; quella dell&rsquo;acqua pubblica. Ci siamo sempre battuti per tutelare questo bene prezioso affinch&eacute; resti in mano pubblica e venga gestito con giudizio, come merita una&nbsp; risorsa&nbsp; fondamentale per la vita dei cittadini&rdquo;. E&rsquo; quanto dichiarato dai consiglieri regionale del Movimento cinque stelle, Giovanni Perrino e Gianni Leggieri.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; bene ricordare &ndash; dicono Perrino e Leggieri – che con il referendum del 12 e 13 giugno 2011, il 54 per cento del corpo elettorale si disse contrario a qualunque forma di privatizzazione di questo prezioso bene collettivo. In Basilicata il risultato fu grandioso: la percentuale dei s&igrave; arriv&ograve; al 97 per cento. Da allora &ndash; aggiungono – sono stati molteplici i tentativi di sovvertire l&rsquo;esito referendario da parte dei vari governi di inciucio che si sono susseguiti negli anni. Durante i lavori della finanziaria natalizia il Governo ha approvato una norma per accelerare la liquidazione dell&#39;Eipli (Ente&nbsp; per&nbsp; lo&nbsp; sviluppo&nbsp; dell&#39;irrigazione e la trasformazione Fondiaria in Puglia e Lucania) e procedere alla costituzione di un nuovo soggetto gestore delle infrastrutture regionali per le risorse idriche del Sud. In particolare &ndash; sottolineano Perrino e Leggieri – la nuova norma prevede che dal 30 giugno 2018 le funzioni del soppresso Eipli siano trasferite ad una societ&agrave; costituita dallo Stato che potr&agrave; vedere la partecipazione delle Regioni Basilicata, Campania e Puglia in relazione alla disponibilit&agrave; delle risorse idriche conferite al sistema e tenendo conto della presenza sul territorio regionale delle infrastrutture di captazione e grande adduzione; lo Statuto della nuova societ&agrave; dovr&agrave; prevedere la possibilit&agrave; per le predette Regioni di conferire ulteriori infrastrutture di approvvigionamento dei sistemi idrici alimentate da trasferimenti di acqua tra regioni diverse, nonch&eacute; di conferire, in tutto o in parte, partecipazioni al capitale di societ&agrave; attive in&nbsp; settori o servizi idrici correlati&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nei giorni scorsi il Coordinamento Regionale Acqua Pubblica di Basilicata &ndash; affermano i consiglieri del M5s – ha espresso forti preoccupazioni sul contenuto di questa norma, evidenziando che l&rsquo;eventuale adesione a questa nuova societ&agrave;, possa determinare una riduzione dei poteri decisionali delle Regioni sui propri territori e attrarre interessi speculativi della malavita organizzata e delle multinazionali. Nell&rsquo;ultima seduta di Consiglio regionale &ndash; riferiscono Perrino e Leggieri – abbiamo presentato una mozione per impegnare il Governo regionale a garantire, in ossequio alla volont&agrave; popolare, che la propriet&agrave; e la gestione del bene acqua e delle reti idriche lucane restino saldamente in mano pubblica; in tale ottica ed in attuazione degli esiti referendari del 2011, valutare la non adesione della Regione Basilicata al nuovo ente&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La Regione non si butti a capofitto in questa avventura piena di insidie e priva di reali garanzie. L&rsquo;acqua &ndash; sostengono Perrino e Leggieri – &egrave; il vero &lsquo;oro&rsquo; della Basilicata, insieme all&rsquo;ambiente, all&rsquo;agricoltura, al turismo enogastronomico e al paesaggio. Una ricchezza da preservare &ndash; concludono -&nbsp; troppo preziosa per essere oggetto di oscure acrobazie normative e degli appetiti insaziabili delle multinazionali&rdquo;.<br />

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