Percorsi memoria, Santarsiero: rafforzare identità

Il presidente del Consiglio regionale ha partecipato alla iniziativa promossa dall’assemblea regionale “I luoghi ricordano e raccontano per restituire storie di comunità”

&ldquo;I giovani e le radici. Sono questi due aspetti fondamentali da recuperare perch&eacute; senza di essi per una comunit&agrave; non c&rsquo;&egrave; futuro&rdquo;.<br /><br />Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vito Santarsiero incontrando presso il castello di Lagopesole, in occasione dell&rsquo;incontro conclusivo del &ldquo;Percorso sulla memoria, I luoghi ricordano e raccontano per restituire storie di comunit&agrave;&rdquo;, promosso dall&rsquo;Assemblea lucana, gli alunni della scuola secondaria di primo grado Istituto comprensivo Federico II di Svevia di Avigliano, frazioni di Avigliano e Filiano, e quelli della scuola secondaria di primo grado Istituto Torraca di Matera.<br /><br />&ldquo;I giovani &ndash; ha aggiunto Santarsiero &ndash; sono la nostra speranza e il nostro futuro. Dobbiamo essere in grado di mettere in campo azioni che vanno incontro ai giovani per costruire percorsi di sviluppo e di crescita. Nello stesso tempo senza&nbsp; radici un territorio non esiste perch&eacute; non ha una propria identit&agrave;. Lavorare sui giovani e sulle radici significa lavorare per il futuro di una comunit&agrave;. Bisogna insistere sulla&nbsp; memoria e sul ricordo per rivalutare l&#39;identit&agrave; e per rafforzarla. I giovani devono essere in grado di guardare al futuro conservando il radicamento forte con la propria realt&agrave;.<br />Ecco perch&eacute; sono convinto &ndash; ha continuato – che progetti come questo promosso dal Consiglio regionale della Basilicata siano importanti&nbsp; per coinvolgere in modo concreto i nostri ragazzi in un percorso legato alla identit&agrave; e legato al territorio, ai nostri valori&rdquo;.&nbsp;<br /><br />Gli studenti dell&rsquo;istituto &quot;Federico II di Svevia &quot; di Avigliano, frazioni e Filiano, hanno presentato un progetto sull&rsquo;emigrazione con due video &ldquo;Pi&ugrave; ponti meno muri&rdquo; e &ldquo;Una valigia piena di sogni&rdquo;. Gli alunni dell&rsquo;istituto Torraca di Matera hanno invece approfondito al figura del conte Tramontano e del castello che porta il suo nome. Nell&rsquo;indirizzo di saluto la dirigente Amelia Maio per l&rsquo;istituto di Avigliano e la professoressa Clara Lupo per quello di Matera hanno sottolineato l&rsquo;entusiasmo messo in campo dai ragazzi nella preparazione degli elaborati e dei video presentati.<br /><br />&ldquo;Sono entrambi lavori &ndash; ha detto il presidente Santarsiero &ndash; degni di essere presentati ad un pubblico pi&ugrave; vasto e non escludo la eventualit&agrave; di organizzare un incontro aperto alla societ&agrave; civile.&nbsp; I ragazzi di Matera ci presentano un progetto che ci fa ammirare la loro citt&agrave; non solo per i Sassi ma anche per una grande storia forse non da tutti conosciuta.&nbsp; Gli studenti del Federico II di Svevia hanno invece voluto approfondire un momento difficile della nostra storia di emigranti, fatto di sofferenze e povert&agrave; e di sradicamento dalle nostre radici. Un tema quanto mai attuale che ci impegna tutti a pensare quanto il dramma dell&rsquo;emigrazione attuale sia simile a quello patito dai nostri avi e per questo meritevole di uguale sensibilit&agrave; e considerazione&rdquo;.<br /><br />Nel corso dell&rsquo;incontro di questa mattina &egrave; intervenuto anche lo storico Francesco Sabia che ha parlato della identit&agrave; del territorio nei segni della storia, nei luoghi e nelle testimonianze.<br /><br />&ldquo;Parlare di emigrazione e memoria&nbsp; -ha detto &ndash; &egrave; importante per i giovani perch&eacute; in fondo il futuro si costruisce sulla memoria e ricordare e&nbsp; conoscere rafforza l&#39;identit&agrave; e ci fa anche comprendere meglio l&rsquo;oggi che &egrave; fatto di diversit&agrave; e pluralit&agrave; che dobbiamo accogliere come ricchezza e non solo come difficolt&agrave;&rdquo;. Sabia nel tracciare un percorso storico sul nostro territorio ha elogiato i progetti&nbsp; presentati. &ldquo;Dobbiamo riflettere &ndash;ha aggiunto &ndash; con attenzione sul tema della identit&agrave; da recuperare e sul fatto che con la cultura e la conoscenza &egrave; possibile per i giovani meglio affrontare il loro futuro&rdquo;.<br /><br />I 120 studenti&nbsp; presenti hanno anche visitato il Museo dell&rsquo;Emigrazione.<br /><br />L.C.<br />

    Condividi l'articolo su: