Analizzare gli effetti indotti, sul mercato regionale, dalla duplice “spending review” rispetto al tema degli acquisti centralizzati regolamentati da Consip – Concessionaria servizi informativi pubblici, la centrale acquisti per la Pubblica Amministrazione controllata interamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
È il tema del seminario tecnico, svoltosi nei giorni scorsi a Potenza, promosso da “Pensiamo Basilicata” e Confindustria Basilicata, tenutosi presso la sede degli industriali lucani, al quale hanno partecipato il direttore generale della Presidenza della Giunta Regionale, Angelo Nardozza, e il presidente di Anci Basilicata, Vito Santarsiero.
“Un tema di strettissima attualità per le aziende lucane – ha dichiarato Paolo Laguardia, coordinatore di Pensiamo Basilicata – che merita un approfondimento tecnico tra le parti interessate, per evitare che i vincoli normativi finiscano per ripercuotersi negativamente sui già fragili equilibri economici e finanziari delle imprese”.
“E’ stato evidenziato – fanno sapere i promotori dell’incontro – come la disciplina introdotta dalla spending review, oltre a produrre degli effetti distorsivi e/o limitativi del mercato, di fatto determina un’inammissibile limitazione dei diritti dell’operatore economico anche “a valle” della stipula del contratto con la Pubblica amministrazione. Il presidente di Confindustria Basilicata, Michele Somma, ha sottolineato come numerose stazioni appaltanti in Basilicata stiano utilizzando il sistema delle “convenzioni quadro”, anche quando non ve ne è l'obbligo, riducendo drasticamente lo spazio competitivo delle piccole e medie imprese e senza determinare, per giunta, alcuna forma di risparmio per la Pubblica Amministrazione.
Di qui l’invito rivolto ai rappresentanti del sistema pubblico appaltante da “Pensiamo Basilicata” e Confindustria Basilicata ad adottare scelte in materia di appalti pubblici che, nel pieno ed imprescindibile rispetto delle norme in vigore, contemperino la necessaria tutela del principio di concorrenza e il contenimento della spesa pubblica con la salvaguardia delle imprese lucane, evitando il formarsi, anche in Basilicata, di sistemi di oligopolistici che sono in netta antitesi con i principi della libera concorrenza”.
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