Pecorino Moliterno. Confcommercio su filiera

Creare rapporti commerciali stabili fra imprese della filiera alimentare di produzioni di nicchia e vendita-distribuzione di vicinato, attraverso la promozione della conoscenza reciproca e il rafforzamento di quelle competenze aziendali collegate alla commercializzazione dei prodotti del territorio con un elevato valore aggiunto; rafforzare il “legame” prodotto tipico e turismo con la promozione degli itinerari del gusto . Sono alcune delle idee di Confcommercio Imprese per l’Italia Potenza lanciate alla vigilia della 34esima Sagra del Canestrato di Moliterno perché – evidenzia in una nota la stessa Confcommercio Imprese – si intende avviarne una prima sperimentazione con il formaggio di Moliterno non certo casualmente scelto per l’evento “Moda e Sapori sotto le stelle” quale simbolo – spiega il presidente Fausto De Mare – del made in Italy e nello specifico della nostra migliore produzione alimentare nota anche all’estero.  
“l tipi di formaggio da noi stagionati – ha precisato Rocco Cassino dirigente Confcommercio – sono di tre tipologie: Canestrato di Moliterno I.G.P.(formaggio a pasta dura prodotto con latte ovina e caprina); Formaggio Pecorino a pasta dura prodotto con latte ovino usato prevalentemente a tavola con una stagionatura dai 6 agli 8 mesi.;  formaggio Pecorino da Grattugia (un formaggio a pasta dura prodotto con latte ovino ed ha una stagionatura dal 6 ai 12 mesi). I  tipi di formaggio si differenziano dalla stagionatura: si identifica con Il nome di Primitivo, un formaggio con stagionatura non superiore ai 6 mesi; come Stagionato, un formaggio con stagionatura dai 6 ai 12 mesi; come Stravecchio, un formaggio con stagionatura superiore ai 12 mesi il quale colore è leggermente più scuro. La nostra famiglia – ha continuato  Cassino – da quattro generazioni si occupa prevalentemente di ricercare sul territorio i migliori formaggi freschi, per poi stagionarli nella sala stagionatura di nostra proprietà. Successivamente ci occupiamo anche della commercializzazione".
“Per far quadrare i conti e non rinunciare alla qualità bisogna fare spesa nel negozio sotto casa – ha consigliato il presidente Confcommercio Fausto De Mare – Il negozio a ‘chilometro zero’ comporta una serie di vantaggi che  mettono d’accordo l’esigenza di risparmiare e la salvaguardia di un’accettabile qualità dei propri acquisti. Si risparmia, in primo luogo, in carburante: chi va a caccia disperata di offerte, spostandosi qua e là, non considera che i pochi euro risparmiati sulla spesa vengono “rimangiati” dal caro benzina. Nel negozio di prossimità, inoltre, la facile raggiungibilità, il fatto di poterci andare tutti i giorni, se necessario, induce a fare spese contenute in termini di quantità, a prendere solo quello che serve e nella misura giusta”.
bas 02

    Condividi l'articolo su: