Si è svolta questa mattina la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge del consigliere Navazio su “Disposizioni per prevenire e contrastare il fenomeno della scomparsa dei minori nonché per il sostegno alle loro famiglie”
Alla conferenza stampa hanno preso parte le vicepresidenti dell’Associazione Penelope, Annalisa Loconsole e Natalina Orlandi, rispettivamente responsabili dell’Associazione di Puglia e Lazio e Gildo Claps che, nel 2002, fu promotore della nascita di Penelope in Basilicata.
“La scomparsa di un minore – ha detto Navazio – è una tragedia che dobbiamo affrontare con
qualsiasi mezzo ed è, quindi, fondamentale partire dal sostegno alle famiglie che, disperatamente, continuano, spesso per anni, a cercare i minori e gli adolescenti spariti nel nulla. Anche da qui la necessità che a ‘gestire’ l’emergenza di una scomparsa di un minore siano persone altamente qualificate e competenti. Ci sono due esigenze per le famiglie dei minori scomparsi: la prima è quella di fornire un immediato supporto psicologico e la seconda, quella di garantire un’assistenza legale, dal momento che troppo spesso i genitori non hanno accesso agli atti dell’inchiesta. La proposta di legge intende, quindi, fornire un primo aiuto a quei genitori che si trovano a dover affrontare un simile dramma, mediante: la realizzazione di una banca dati; l’apertura di un numero verde; l’istituzione di un fondo speciale per il sostegno alle associazioni che si occupano del fenomeno, atto a garantire la presenza di uno psicologo e di un avvocato accanto alla famiglia del minore scomparso”.
“La proposta di legge parte dall’esempio della Regione Lazio dove sta per essere approvata. È stata, infatti, volutamente redatta negli stessi termini proprio perché vuole essere un elemento di continuità affinché tutte le Regioni si uniscano nella prevenzione e tutela del fenomeno. La pdl – ha spiegato Navazio – ha voluto raccogliere l’appello della Vicepresidente dell’Associazione Penelope (Associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse), Natalina Orlandi che, attraverso la trasmissione ‘Chi l’ha visto?’, andata in onda domenica 9 marzo, ha voluto rimarcare ‘il dramma inimmaginabile’ che le famiglie si trovano ad affrontare con la scomparsa di un proprio caro. Con questa proposta di legge si vuole fortemente ribadire il ruolo fondamentale che le istituzioni devono avere nel fornire tutto il supporto possibile e vuole essere, nel contempo, anche un segnale forte da far arrivare al Senato dove una proposta di legge nazionale giace da ben tre legislature nella commissione Affari Costituzionali, proposta ormai ridotta ad una mera enunciazione di principio, avendo perso le sue precipue finalità nel lungo percorso intercorso dalla sua presentazione ad oggi”.
Una proposta di legge, dunque, snella e finalizzata all’azione di promozione e sostegno, da parte della Regione, di iniziative volte a prevenire e contrastare il fenomeno dei minori che senza alcun motivo si siano allontanati dalla propria abitazione o dal luogo di abituale dimora e che non vi abbiano fatto rientro. Fondamentali il coinvolgimento delle realtà associative operanti sul territorio e l’interazione tra i diversi soggetti istituzionali competenti in materia. La pdl prevede che la Giunta regionale, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sentita la competente Commissione consiliare permanente, adotti un piano annuale di attività in cui sono stabiliti i criteri e le modalità di realizzazione degli interventi e delle iniziative. Importante l’attività di informazione con il finanziamento di apposite campagne di informazione anche attraverso convenzioni e intese con enti, aziende ed organismi pubblici e privati al fine di diffondere notizie ed informazioni utili al ritrovamento dei minori scomparsi.
Estremamente allarmante il quadro disegnato dalle responsabili dell’Associazione Penelope e da Gildo Claps per quanto concerne la situazione nazionale in merito al contrasto del fenomeno con le Istituzioni pressoché assenti e per troppo tempo trincerate dietro l’epiteto dell’ “allontanamento volontario” e gravi inadempienze per quanto concerne la tempistica e le modalità di intervento dopo la scomparsa che devono riguardare non solo i minori, ma rivolgersi sempre più alla collettività nella sua interezza, ivi compresa quella fascia di età che comprende gli over 65 colpiti da malattie degenerative. “Metodo, coordinamento e formazione – è stato detto – i tre fattori fondamentali per evitare che non ci siano più ritrovamenti solo e del tutto casuali. Coordinamento tra le forze dell’ordine che devono agire con immediatezza e dopo aver acquisito una professionalità imprescindibile con gli opportuni corsi di formazione che devono contemplare anche il giusto coinvolgimento della Protezione civile. Ovviare al pauroso vuoto normativo oggi esistente anche con l’armonizzazione di un sistema di banche dati a livello nazionale. Improcrastinabile, poi, l’utilizzo tempestivo delle unità cinofile specializzate nella ricerca al Sud inesistenti”.
Tutti hanno convenuto “sulla bontà dell’iniziativa del consigliere Navazio, con la speranza che tutte le altre Regioni, oltre alla Toscana ed alla Liguria che stanno già attivandosi, seguano l’esempio della Basilicata e con l’auspicio, soprattutto, che all’approvazione della legge faccia seguito una effettiva attuazione della stessa”.
Un inizio, dunque, che deve divenire foriero di sviluppi positivi, in ispecial modo nell’ambito “della sensibilizzazione di una politica ancora una volta troppo distratta e lontana dalle reali esigenze del Paese”.