Pd, Bradascio consegna le sue esternazioni a Viti

Il consigliere regionale di "Pittella presidente": “Ricomincio da tre, modeste riflessioni domenicali offerte a Vincenzo Viti”. Riprendiamo il pensiero del consigliere e lo pubblichiamo integralmente

&ldquo;Caro Vincenzo, la tua bellissima lettera a Luongo di sabato scorso &ndash; dice Bradascio – dimostra ancora una volta quello che vado dicendo da tempo e cio&egrave; che la mente umana &egrave; ancora capace di pensieri elaborati che non possono essere affidati a Facebook o a un Twitter, che la Politica non pu&ograve; che essere fatica ed umilt&agrave;, in una specie di connubio che porta inevitabilmente all&#39;annichilimento&nbsp; per amore del bene comune.Il titolo che ho dato a questo scritto, oltre che ricordare un grande attore, mi serve per rammentare un&nbsp; pomeriggio della scorsa primavera quando tutto il gruppo che faceva riferimento a te ed all&#39;area antezziana e pittelliana&nbsp; si riun&igrave; a Matera per decidere che l&#39;unica strada percorribile per la soluzione dell&#39;intricata vicenda materana erano le primarie aperte. La dissoluzione del Pd materano, la sconfitta elettorale, i rancori che ne sono seguiti, i sospetti e tutte le amabili polemiche di quest&#39;estate dimostrano ancora una volta che avevamo ragione, che tu e Marcello avevate ragione, pi&ugrave; di tutti, pi&ugrave; di certe incertezze di quella sera, ma soprattutto pi&ugrave; del diktat romano-potentino di Roberto Speranza e Antonio Luongo che ordinarono di non procedere con le primarie, ma di affidarsi a Salvatore Adduce&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Sulla Repubblica &ndash; continua Bradascio – leggo che il nostro giovane Speranza ha cambiato idea: &ldquo;Proprio per non consegnare Roma alla destra o ai 5stelle, non ci vogliono diktat del Pd dall&rsquo;alto, vanno fatte le primarie e coinvolta la citt&agrave;&rdquo;. Roberto Speranza, leader della sinistra dem, d&agrave; l&rsquo;altol&agrave; a un nome imposto da Renzi e Orfini per il Campidoglio.Le primarie a Roma, ma anche nelle altre citt&agrave; dove si voter&agrave; prossimamente, sono uno strumento indispensabile, inevitabile per sanare la distanza tra l&#39;apparato del partito e la societ&agrave;. E del resto ci ricorda che lui stesso &egrave; stato &quot;selezionato&quot; con le primarie. Che bello, c&#39;&egrave; ancora qualcuno che &egrave; capace di fare autocritica. Mi viene in mente una non proprio raffinatissima elaborazione di un importante esponente del Pd potentino, espressa su Facebook, quando, riferendosi all&#39;attuale Consiglio regionale e probabilmente al sottoscritto, ha affermato: &lsquo;abbiamo affidato la f… ai criaturi&rsquo;. Non voglio entrare nel merito della potenza sessuale dei vecchi come noi, ma una cosa, da medico, mi sento di dirla. Quando mi trovo di fronte a sintomi che non comprendo, che non posso catalogare in uno schema preciso, cui faccio di solito riferimento, quando &egrave; impossibile uscire da un tunnel che mi obbliga ad un percorso su binari prestabiliti, sia pure dall&#39;esperienza e dal tempo, quando la sintomatologia&nbsp; cambia troppo velocemente, non resta che una soluzione. Cercare un nuovo schema, guardare la malattia con nuovi occhi, spostare la visuale di novanta gradi e poi di altri novanta, fino a scoprire quei lati del problema, che altrimenti non avrei mai potuto vedere. Infine non escludere di chiedere almeno cosa ne pensano i &lsquo;criaturi&rsquo;, per non arrivare nella condizione che altri &#39;criaturi&#39; meno benevoli ci mandino definitivamente e prematuramente ai giardinetti. Non essendo un iscritto del Pd non ho nessun diritto di dare consigli, ma a te voglio dichiarare la mia assoluta disponibilit&agrave; al dialogo, anzi, se dovesse servire, alla mediazione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Piuttosto che tenere aperte le sezioni per il tesseramento &lsquo;dall&#39;otto, all&#39;otto, cogli l&#39;attimo&rsquo; come diceva una famosa comica romana &ndash; afferma Bradascio – in un esilarante gag degli anni ottanta, proviamo a trasformare la sede del Pd in una palestra di discussione, dove fare analisi e trovare soluzioni ai problemi di tutti i giorni, dove costruire un ruolo di mediazione tra risorse sempre pi&ugrave; modeste ed una Regione che si sta lentamente spegnendo. Tra la rassegnazione della nostra gente e questa straordinaria occasione di sviluppo ed emancipazione che si chiama Matera 2019. Caro Vincenzo, ne ho di cose da dire…Cordialmente Luigi Bradascio&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br />

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