Riceviamo e pubblichiamo un documento inviato al segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti e ai componenti dell’assemblea regionale, sottoscritto dalla segretaria provinciale di Potenza e dai segretari e commissari dei circoli del Pd Anzi, Acerenza, Avigliano, Banzi, Barile, Bella, Brienza, Brindisi di Montagna, Calvera, Campomaggiore, Cancellara, Carbone, Castelgrande, Castelluccio Inferiore, Castronuovo, Sant’Andrea, Chiaromonte, Filiano, Francavilla, Gallicchio, Grumento Nova, Laurenzana, Lavello, Maschito, Muro Lucano, Noepoli, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Paterno, Pietragalla, Pietrapertosa, Pignola, Rapolla, Ripacandida, Roccanova, Rotondella, Ruoti, Ruvo del Monte, San Chirico Nuovo, San Costantino Albanese, San Fele, San Paolo Albanese, Sant’Angelo le Fratte, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Tito, Tolve, Tramutola, Trivigno, Venosa, Vietri di Potenza, Viggianello, Circolo GD Viggianello.
“Su iniziativa della Segretaria Provinciale di Potenza, Maura Locantore, e alla presenza del Segretario Provinciale di Matera, Claudio Scarnato, si è svolta l’assemblea dei Segretari di Circolo della Provincia di Potenza presso la sede di GoDesk. All’assemblea che si è aperta alle ore 17:30 e conclusa alle 21:30, erano rappresentati dai segretari, loro delegati e commissari, 46 circoli territoriali della Provincia di Potenza. A seguito dei numerosi interventi che hanno diversificato il dibattito, mostrando così il tratto pluralista sul quale il PD lucano ha il dovere di costruire la sua nuova identità e il proprio futuro, e dopo l’analisi delle vicende politiche ed elettorali che hanno avuto un effetto dirompente sul nostro partito, che ha attraversato e sta attraversando la fase più complicata dalla sua fondazione ad oggi, nonché in vista dell’aggiornamento dell’Assemblea Regionale fissato per lunedì 8 luglio, si è convenuto di redigere il presente documento. Un’Assemblea che, seppur formalmente è nel pieno dei suoi poteri, si compose 19 mesi fa, con la partecipazione alle primarie di 55.216 elettori, di cui qualcuno si fa ancora vanto, dimenticando che quei voti non furono confermati alle successive elezioni politiche: neppure 3 mesi dopo il PD ottenne 50.653 voti. E ancor meno consenso i lucani hanno dato al PD alle Regionali dello scorso marzo e, ancor peggio in valore assoluto alle elezioni europee, nelle quali siamo passati dall’avere un esponente lucano come il più votato nel 2014 per la circoscrizione Sud a nessun candidato nelle liste. Potremo entrare ancora di più nello specifico sciorinando cifra per cifra, ma riteniamo non sia un ‘uso’ opportuno né gravido di frutti. Auspichiamo di contro che il nostro documento dimostri la volontà di non ricercare capri espiatori o colpevoli e, pur ritenendo utile l’analisi finalizzata all’individuazione dei tanti errori commessi dal Partito Democratico negli ultimi mesi, crediamo che sia questo il momento di impegnarci ancora più a fondo nella costruzione di un Partito portatore di cambiamento, di riforme e di proposte concrete per una Regione piegata dalla crisi economica e istituzionale.Noi Segretari e Commissari siamo disposti a metterci la faccia, a patto che il PD si rinnovi nelle persone, nelle idee e nelle modalità di partecipazione e dibattito. Per questo chiediamo che il destino del Partito non sia più affidato a chi, indipendentemente dal dato anagrafico o dalla storia politica, ha finora condizionato le scelte politiche in base a vecchie dinamiche correntizie e logiche di conservazione e che ci venga riconosciuto il contributo fattivo delle nostre esperienze territoriali e dei tanti amministratori locali: solo così da questa profonda crisi si potrà ripartire e garantire un momento di svolta che rappresenti il vero atto fondativo del Partito Democratico lucano. Speriamo in una ripartenza reale che non si poggi su qualità taumaturgiche dell’autorigenerazione, poichè abbiamo già assistito e partecipato a troppi estenuanti rituali, che solo con l’audacia di qualcuno si possono definire ‘Politica’ e senza riconoscere che tale modus agendi ci ha condotto a fare scelte per lo più sbagliate. Non vogliamo dar credito a quanto letto sulla stampa locale e ci chiediamo se i componenti dell’Assemblea regionale – ribadiamo legittima e legittimata nelle sue funzioni- ipotizzino davvero di individuare un nuovo segretario regionale che risulterebbe, a nostro avviso, debole nell’esercizio del suo mandato oppure di affidare il nostro partito a un ‘comitato’ di traghettatori quando, proprio l’incapacità mostrata nei processi politici, è la matrice predominante di questa crisi di credibilità che viviamo.
Noi sottoscrittori chiediamo:
– al Segretario Nazionale, Nicola Zingaretti, di incaricare un dirigente che ci aiuti e sostenga in questa costruzione di una nuova identità alla quale vogliamo essere partecipi;
– ai membri della Assemblea Regionale di far proprio questo documento affinchè sia esplicita, soprattutto a coloro che hanno fatto dell’intrigo la cifra del loro agire politico, che questa ripartenza del PD lucano diventi il nostro patrimonio comune.
Non ci interessano nomi o correnti, nulla di tutto ciò: ambiamo ad un Commissario indipendente e capace, che sappia discernere tra l’autorevolezza e l’autorità, qualcuno che già questa estate sia dei nostri, che giri i nostri comuni e che presto ci avvii o spinga a fare ciò che, tra veti e sospetti, non facciamo purtroppo da tempo. L’Assemblea dei segretari di circolo della Provincia di Potenza ritiene questa impostazione l’asse politico di un’azione unitaria a cui sono chiamati innanzitutto i gruppi dirigenti e reputa tale progetto politico-culturale di governo del partito l’unica strada percorribile per ritrovare la passione di un impegno innovatore e riformista nella nostra regione”.