"Allentare il patto di stabilità interno che in Basilicata sfiora per il 2013, secondo il tetto di impegni di spesa imposto, la cifra record di 544 milioni di euro, non può trasformarsi in una manovra generica come sembrerebbe stia avvenendo da parte del Governo dopo i primi annunci improntati sul troppo facile entusiasmo”: è il commento del segretario regionale della Uil Basilicata Carmine Vaccaro.
“E’ paradossale che i Comuni, pur avendo risorse disponibili, non possano utilizzarle per pagare i fornitori in "tempi europei" e per aprire i "cantieri” .
Per il segretario della Uil “anche il secondo strumento annunciato sempre dal Governo (l'esclusione del Patto di stabilità delle Regioni dei pagamenti effettuati in favore degli Enti locali sui residui passivi a cui corrispondono residui attivi di Comuni e province) non è ancora di chiara interpretazione. Inoltre interrogativi da sciogliere il più rapidamente possibile riguardano le modalità di copertura della complessa manovra finanziaria.Per queste ragioni, la Uil che ha condiviso l'iniziativa dell'Anci continuerà a vigilare su questa fase delicata di passaggio dall’annuncio all’attuazione dei provvedimenti governativi”. “Ma, al contempo, chiediamo all'Associazione dei Comuni di affrontare il tema della fiscalità locale che, ormai tra Imu, Addizionali Irpef e Tares, ha toccato livelli di guardia per chi vive con un reddito fisso. A questo proposito – conclude Vaccaro – auspichiamo l'apertura di un confronto tra Anci e parti sociali per un protocollo nazionale con l'obiettivo di individuare come alleggerire il carico fiscale locale per lavoratori dipendenti e pensionati. Meno vincoli sul patto di stabilità e meno fisco locale uguale più occupazione ed equità sociale”.
bas 02