(ANSA) – ''Il Patto di stabilita' ingessa lo sviluppo delle economie regionali e crea a noi governatori gravissime difficolta' per la gestione delle attivita' produttive sui territori, non ultime il pagamento dei fornitori; sono ormai 3 anni che cerchiamo di convincere i governi che si sono succeduti, ma purtroppo senza risultati'': lo afferma all'ANSA il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e governatore della Basilicata, Vito De Filippo, a poche ore dall'invio di una lettera di Regioni e Comuni al premier Monti eal ministro Grilli che chiede una revisione complessiva del Patto di stabilita' ''Il Patto di stabilita' va allentato perche' e' assolutamente necessario far crescere la quota di spesa'', spiega De Filippo.''Non e' logico ad esempio, parlo della mia Regione, che nel Patto rientrino i fondi per il terremoto del 1980 o le royalties che ricaviamo dall'estrazione del petrolio, non e' possibile che io non possa essere messo nelle condizioni di spendere questi soldi per far ripartire le attivita' produttive della mia Regione''. A fronte di cio', suggerisce, ''serve una 'nettizzazione' delle risorse che arrivano alle Regioni con i fondi europei''. Ma piu' in generale, conclude, ''la battaglia per l'allentamento del Patto di Stabilita' deve essere fatta in Europa, e' il presidente del Consiglio Monti che deve cominciare un pressing a Bruxelles per consentire alle Regioni una maggiore quota di spesa, fondamentale per farle uscire dal pantano della crisi''.
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