Patto di sistema, Vaccaro (Uil): è un nuovo inizio

“Il 2012 è il campo aperto di questa sfida con noi stessi: una sfida che, per il sindacato lucano, coincide con quella di una ritrovata e rafforzata spinta unitaria”.

“Il 2011 non è l’anno zero delle relazioni industriali ed istituzionali, ma può costituire un nuovo inizio, un momento di ripartenza di un rinnovato impegno di confronto/cooperazione tra forze sociali e istituzioni regionali, dentro il quale può prendere forma e svilupparsi un laboratorio autenticamente riformista”. E’ quanto ha dichiarato il segretario generale regionale della Uil di Basilicata, Carmine Vaccaro.
“Come sempre, è nei momenti di maggiore difficoltà e delicatezza che vengono in primo piano le istanze di svolta e di discontinuità, le variabili di rottura. Ebbene, in un momento cruciale nel quale la Basilicata avverte, più acutamente che in passato, che sono in gioco le sue prospettive di avvenire, la testimonianza dei rispettivi punti di vista e l’esercizio delle reciproche autonomie non possono ostacolare o impedire la più grande mobilitazione di energie all’insegna della responsabilità e a tutela degli interessi vitali della nostra comunità. E’ per le classi dirigenti della regione un esame di maturità che non conosce prove di appello e che non può giustificare distinguo tattici o addirittura irresponsabili diserzioni.
Scaturisce da questo intendimento condiviso – ha sostenuto ancora Vaccaro – il Patto di Sistema, la scommessa più impegnativa che forze sociali e istituzioni regionali potevano lanciare, con la consapevolezza e la volontà di scollinare rispetto alle pur importanti pratiche della concertazione, così come le abbiamo interpretate e vissute negli ultimi anni, e con l’ambizione di incoraggiare una generale riclassificazione degli orientamenti e degli atteggiamenti di tutti i settori ed ambienti della società e dell’economia lucana.
Il senso della scommessa, emblematicamente intitolata “Basilicata Obiettivo 2012”, è che la Basilicata può farcela, deve farcela, mettendo a valore le sue potenzialità, le sue sinergie, per realizzare nell’immediato risultati misurabili in termini di elevazione degli indici di efficienza e competitività del sistema-regione. Una precisa, rigorosa, esigente scelta di metodo, imperniata sulla decisività del fattore tempo, per un pacchetto di misure idonee – ha concluso – a consolidare la cittadinanza sociale, a sbloccare investimenti e dinamizzare interventi per le attività produttive, a fluidificare le relazioni tra amministrazione, imprese, cittadini. Ma, soprattutto, a difendere il lavoro minacciato ed a creare nuove opportunità di lavoro.
Non ci è dato molto tempo, non ci siamo dati molto tempo. Il 2012 è il campo aperto di questa sfida con noi stessi: una sfida che, per il sindacato lucano, coincide con quella di una ritrovata e rafforzata spinta unitaria”.
bas 02

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