Pasqua a Castronuovo Sant’Andrea con la Via Crucis

L’evento previsto il 18 aprile. Il compito di tradurre in immagini i momenti della Passione di Cristo è stato affidato all’artista ARPA (Andreolo Raimondo Pompeo Antonio). Le 15 stazioni della Via Crucis di Arpa rimarranno esposte nella Sala Don Sante De Matteo fino al 18 maggio 2025

La locandina dell'evento

Venerdì 18 aprile 2025, alle ore 17.30 e alle ore 23.00, lungo le vie di Castronuovo Sant’Andrea, verrà ricostruito il doloroso percorso di Cristo verso la crocifissione sul Golgota attraverso l’arte contemporanea. L’iniziativa, secolare, è a cura del Polo museale di Castronuovo (MIG. Museo Internazionale della Grafica – Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” – Ateliers “Kengiro Azuma”-“Guido Strazza”-“Giulia Napoleone” – Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller” – Museo della Vita e delle Opere di Sant’Andrea Avellino), della Pro Loco, della Parrocchia S. Maria della Neve e del Comune di Castronuovo Sant’Andrea.

Si rinnova così, come ogni anno in occasione delle festività pasquali, l’incontro tra arte e fede: un artista contemporaneo interpreta la sequenza murale della via dolorosa percorsa da Gesù, entrando con intensa partecipazione nell’arcaica processione che ha da sempre contraddistinto il fervore religioso di Castronuovo e che ha il suo momento più emozionante nell’incontro del Figlio morto con la Madre, rappresentato dalle due statue in cartapesta del XVIII secolo. Inoltre, altrettanto emblematica è la processione notturna, ab origine riservata alla partecipazione e, dunque, alla manifestazione della sola devozione maschile.

Quest’anno, dopo Fazzini, Melotti, Strazza, Dal Molin Ferenzona, Masi, Ricci, Lorenzetti, Cerone, Santoro, Teodosi, Pirozzi, Scorcelletti, Pulsoni, Guida, Masini, Timossi, Martinelli, Janich, Gaetaniello, Giuliani, Bruno Conte, Anna Addamiano, Ernesto Porcari, Giuseppe Salvatori, Roberto Almagno e tanti altri, è ARPA (Andreolo Raimondo Pompeo Antonio) a tradurre in un linguaggio singolare, fatto di immagini propositive, i momenti drammatici della Passione di Cristo. Infatti, con solida tecnica, sia nel disegno, ridotto ad alcuni tratti essenziali, che nell’elaborazione dei colori e degli impasti ricchi e potenti, carica le scene, quasi fossero vetrate di una Cattedrale, di una straordinaria veemenza che accentua l’orrore di una umanità trascinata dalla propria miseria morale e mette in primo piano il volto della verità di Gesù, perché il ritmo interiore che lo muove si faccia pensiero per le future generazioni.

Le 15 stazioni della Via Crucis di Arpa rimarranno esposte nella Sala Don Sante De Matteo fino al 18 maggio 2025.

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