Parco delle cantine, Mollica: subito il comitato scientifico

Al convegno di Pietragalla sul “Parco urbano delle cantine di interesse regionale” il presidente del Consiglio regionale ha inoltre auspicato che i Comuni interessati scelgano velocemente le aree da perimetrare

&ldquo;Bisogna lavorare affinch&eacute; le cantine siano considerate attrattori idonei sotto l&rsquo;aspetto innanzitutto della sicurezza&rdquo;. Con questa premessa il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, &egrave; intervenuto al convegno su &ldquo;Il parco urbano delle cantine di interesse regionale&rdquo; che si &egrave; tenuto ieri a Pietragalla.<br /><br />Nel suo intervento ha voluto sottolineare come, con la legge regionale n. 12/2010 (&ldquo;Istituzione del Parco urbano delle Cantine di interesse regionale&rdquo;), &ldquo;la Regione Basilicata ha fatto un grande passo in avanti per la mappatura, la tutela e la valorizzazione del patrimonio architettonico ed archeologico &lsquo;ipogeo&rsquo;, proseguito anche con l&rsquo;approvazione della legge regionale sulla &lsquo;Conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico&rsquo; che vede come primo firmatario il consigliere regionale Vincenzo Robortella&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Manca per&ograve; una cabina di regia – ha specificato Mollica -. Si tratta, infatti, di una legge non attuata se si considera che il Comitato tecnico scientifico, cos&igrave; come previsto dall&rsquo;art. 3 della legge n. 12/2010, ad oggi rimane una chimera. Questi beni vanno valorizzati ed &egrave; per questo che, con una lettera alla Giunta e ai sei Comuni coinvolti, Rapolla, Barile, Roccanova, Pietragalla, Sant&rsquo;Angelo le Fratte e Tolve, chieder&ograve; che venga istituito subito il Comitato e che le amministrazioni comunali, sulla scia gli artt. 5 e 6 sull&rsquo;istituzione di aree idonee e della loro relativa progettazione, scelgano velocemente le aree da perimetrare, effettuando dunque un rapido censimento ed una mappatura di cantine, grotte, cavit&agrave; sotterranee, aree degradate, sia di propriet&agrave; pubblica che privata affinch&eacute; da queste possano emergere aree destinate a specifiche attivit&agrave; ricreative piuttosto che culturali&rdquo;.<br /><br />Nel complimentarsi poi con l&rsquo;assessore Braia &ldquo;dimostratosi attento nel suo intervento e disponibile alle soluzioni&rdquo;, Mollica ha annunciato di aver chiesto &ldquo;che da subito, all&rsquo;interno dell&rsquo;assestamento di bilancio, il capitolo dedicato a questa legge possa essere dotato di un minimo di fondi da destinare ai Comuni affinch&eacute; questi possano attingere a diversi canali di finanziamento; tra questi il Psr, il Fesr, fondi sul territorio, interventi di mitigazione del rischio idrogeologico&rdquo;.<br /><br /><br />&ldquo;Insomma &ndash; ha espresso Mollica &ndash; Sant&rsquo;Angelo Le Fratte, Rapolla, Barile, Roccanova, Pietragalla e Tolve, cos&igrave; come gli altri Comuni lucani potenzialmente interessati, legati dalla storia antica delle loro cantine e dei loro apogei. Un fil rouge che sta facendo di questi luoghi, e quindi della Basilicata, punti di forte attrazione turistica. Pensiamo ad iniziative come &lsquo;Aglianica&rsquo;, &lsquo;Cantinarte&rsquo;, &lsquo;Cantine Aperte&rsquo;, ognuna con una propria specificit&agrave; ma legate da un comune denominatore: il vino. Attrattori ogni anno di centinaia di turisti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non si pu&ograve; non chiedere poi il coinvolgimento dell&rsquo;Apt, cos&igrave; come l&rsquo;istituzione di bandi specifici – ha continuato il presidente del Consiglio regionale -. L&rsquo;obiettivo deve essere quello di promuovere e valorizzare un sistema integrato di offerta turistica che si snoda attraverso un percorso lungo il quale si collocano luoghi del vino visitabili, come vigneti, aziende, cantine con tutte quelle attivit&agrave; imprenditoriali connesse, ristoranti, alberghi agriturismi, enoteche. Un lavoro del genere non pu&ograve; non portare ad evidenti ricadute sociali ed anche di sviluppo occupazionale. Uno strumento per accrescere il reddito dei nostri viticoltori e creare una nuova imprenditoria aperta a nuovi mercati italiani ed esteri per far conoscere il valore dei nostri vini ma anche di quei prodotti di qualit&agrave; che hanno ottenuto il riconoscimento Doc, Dop o Igp&rdquo; .<br /><br />&ldquo;Un progetto regionale come questo, volano per la scoperta dei nostri territori, di saperi e sapori enogastronomici &ndash; ha auspicato Mollica – non pu&ograve; che essere lo stimolo giusto affinch&eacute; tutti insieme ci rimbocchiamo le maniche e ognuno faccia la propria parte. E infine dico a coloro che, con le proprie esternazioni, cercano di remare contro chi sta ponendo in essere azioni concrete che, secondo la regola del fare, nulla &egrave; impossibile&rdquo;.&nbsp;

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