Il consigliere regionale del M5s: “Il sistema degli appalti è ormai giunto al collasso e occorre rivedere procedure e regole ed è giunto il momento di aprire una seria riflessione sulla diffusione incontrollata di parchi eolici”
“La vicenda è stata già ripresa da numerosi organi di informazione e riguarda quanto accaduto a Melfi con le ditte Breathe energia e Alfawind Energy (EWE). Tali imprese, titolari di autorizzazioni per la costruzione di parchi eolici sul territorio della Basilicata (Salandra – Melfi – Genzano), hanno appaltato i lavori di costruzione dei Parchi eolici alla ditta Cedel Spa che, in data 24 luglio 2015, ha inviato a tutti i creditori e fornitori, la comunicazione relativa alla richiesta di concordato preventivo presso il Tribunale di Avellino, bloccando in tal modo tutti i pagamenti dovuti agli stessi fino alla relativa definizione del tribunale. Una situazione che si ripercuote su tutte le ditte locali che hanno operato e che oggi si trovano in grande difficoltà”. E’ quanto affermato dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Gianni Leggieri.<br /><br />“Quanto accaduto a Melfi – sottolinea Leggieri – è l'ennesima dimostrazione che il sistema degli appalti è ormai giunto al collasso e che occorre rivedere procedure e regole. Allo stesso tempo, è giunto il momento di aprire una seria riflessione sulla diffusione incontrollata di parchi eolici realizzati, sulla carta, da multinazionali che, una volta presi i finanziamenti, scappano via, lasciando le aziende locali che hanno assunto impegni, acquistato materiali e fatto investimenti a dover lottare con la crisi. Il caso di Melfi – aggiunge il consigliere – dimostra come l'ennesima occasione di lavoro, di sviluppo e di guadagno per tante aziende locali si trasforma presto in una nuova beffa, in una crisi che rischia di mettere sul lastrico più di 150 famiglie che oggi si trovano a dover far fronte a debiti per circa 5 milioni di euro. Si, perché la Cedel Spa ha preso i soldi per realizzare il parco eolico in zona Masseria Bizzarri a Melfi, mentre le ditte locali hanno dovuto affrontare investimenti, hanno dovuto acquistare materiale e manodopera ed oggi sono rimaste a bocca asciutta. Per queste ragioni, da circa 15 giorni, lavoratori e ditte sono in presidio permanente alla ricerca disperata di risposte dalla politica, dalle istituzioni, dalla stessa Cedel Spa”.<br /><br />“Ho voluto incontrare le ditte e i lavoratori di Melfi – dice Leggieri – per esprimere solidarietà e per capire meglio la situazione. Massima disponibilità da parte mia e massimo impegno per cercare di portare sui tavoli regionali la questione, anche al fine di trovare soluzioni che possano servire a dare una boccata di ossigeno alle tante aziende messe in difficoltà. Melfi rappresenta un esempio negativo di come, purtroppo, funzionano le cose nel nostro Paese. E’ tempo di intervenire anche a livello nazionale per modificare regole e normative e per dare maggiori garanzie a chi opera sul territorio. Le multinazionali che vengono ad invadere il nostro territorio – conclude Leggieri – con i loro progetti discutibili, dovrebbero essere costrette a prestare solide e concrete garanzie finanziarie per impedire che si verifichino episodi assurdi come questo”.<br />