“Una rivoluzione per la Chiesa che chiede da tempo innovazione e presa di coscienza rispetto ai temi centrali della fede, della giustizia sociale e dei diritti umani”.
E’ con questo pensiero che il consigliere provinciale Vincenzo Libonati (Democratici e Cattolici) saluta l’elezione del nuovo Papa Jorge Mario Bergoglio.
“E’ un Pontefice che abbiamo iniziato ad amare già dal primo istante in cui si è presentato, con la sua estrema semplicità tipica dei gesuiti. Un uomo chiaro, disponibile, al servizio degli umili che proprio nella sua Buenos Aires ho avuto il piacere di conoscere, partecipando nel 2003 ad una delle sue omelie durante un viaggio per salutare i nostri conterranei in Argentina. Al nuovo Pontefice, che ama definirsi ‘prete’ dimostrando tutta la sua umiltà, spetterà sanare le ferite aperte della Chiesa, a partire dallo scandalo pedofilia che ha coinvolto numerosi prelati in ogni parte del mondo. E poi, occorrerà sanare la frattura aperta con il mondo islamico. Papa Francesco- conclude Libonati – ci dà l’impressione di essere un nuovo Giovanni Paolo II e senz’altro saprà svolgere il suo ruolo con fermezza e cordialità, dimostrando- così come è apparso- di essere davvero il Papa di tutti, cattolici e non”.
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