"Con l’avvicinarsi del Natale si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà verso chi soffre e vive in condizioni di vita per nulla invidiabili. “Una partita che salva la vita” è il titolo dell’evento di quest’anno organizzato dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria della Basilicata, il Team Forense e FormaPop, con il patrocinio del Comune di Potenza, che si terrà domani mercoledì 20 dicembre, a partire dalle 18,30, al PalaRossellino di Potenza".
Lo hanno comunicato con una nota i promotori dell'evento.
"Un triangolare di calcio a 5 tra le rappresentative dei FormaPop-Popolari, il Team Forense di Potenza e i Baschi Azzurri della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Potenza e dell’Istituto Penale per Minorenni di Potenza. Un modo per raccogliere fondi e contribuire alla realizzazione di un mulino nel villaggio Hoky, in Benin, nei pressi dell’opera missionaria di Padre Janvier. In questo modo, gli abitanti di uno dei villaggi più poveri dell’Africa potranno costruire l’importante opera che sarà utilissima per macinare il mais necessario al sostentamento dei suoi abitanti, molti dei quali bambini e minorenni. L’opera di Padre Janvier è da diversi anni molto apprezzata nel continente nero e gli amici lucani non gli fanno mancare incoraggiamento e sostegno economico. Per chi volesse partecipare alla manifestazione è chiesto un contributo di due euro che andranno interamente a sostenere l’opera del missionario. Alla partita parteciperanno, quindi, i giovani Popolari, con in testa il consigliere regionale, Aurelio Pace, amministratori regionali e locali, gli avvocati del foro di Potenza e la Polizia penitenziaria. Padre Janvier, da tempo è impegnato con l’associazione “Lulabù” (che significa amore in lingua Lambà, etnica cui appartiene il sacerdote) sviluppa progetti sociali per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni del Benin, anche con adozioni a distanza per bambini le cui famiglie non sono in condizioni di pagare le rette scolastiche. Diverse le collette organizzate in Italia e dalla piccola Basilicata, consistente anche in invio di materiale didattico, medicinali e strumenti sanitari".
“Le finalità che abbiamo voluto condensare in una partita per la vita –ha dichiarato il consigliere Pace, uno degli organizzatori- rappresenta un segno di speranza e di fratellanza in un mondo sempre più chiuso e permeato da egoismi e barriere, ma allo stesso tempo più bisognoso di integrazione e fratellanza. Costruire un mulino in una terra povera come è quella del Benin rappresenta una solidarietà fattiva e non pelosa, che inorgoglisce il popolo lucano che da tempo è al fianco di Padre Janvier. Le feste natalizie rafforzino lo spirito costruttivo e di unione tra mondi solo apparentemente diversi”. Molto soddisfatto per la possibilità di organizzare anche quest’anno l’evento è il segretario regionale del Sappe, Saverio Brienza, che ha sottolineato come la solidarietà è un modo di essere che non può essere selettiva o pensare di utilizzarla a giorni alterni, “con Padre Janvier e le donazioni dei lucani, speriamo di garantire ai bambini dell’Africa un futuro più sorridente e positivo”. L’Avv. Mecca racchiude l’auspicata numerosa partecipazione condensando l’invito nel sintetico detto ” Basta poco…Che Ce Vò ”.