Pagliuca (Pdl) commenta il voto sul provvedimento Arbea

“La proposta di soppressione dell’Arbea, anche da me sottoscritta e sostenuta, si inseriva in un dibattito tutto acceso sulla maxi multa della U.E. e sulla perdita del riconoscimento di ente pagatore della stessa Arbea”

“Le note e i commenti apparsi sulla stampa a seguito del voto sul provvedimento Arbea, rappresentano un malessere del gruppo consiliare che va ben oltre la normale dialettica tra i suoi membri”. Lo sostiene il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Nicola Pagliuca che giudica non “veritiera nessuna delle rappresentazioni fatte che fanno apparire la politica del gruppo come frutto di una estemporaneità che non ci appartiene. In un anno e tre mesi di lavoro, questa è la prima volta in cui si assiste ad una presa di posizione in distinguo su un provvedimento che, tra l’altro, sin dalla sua presentazione non aveva ricevuto la sottoscrizione di tutti i componenti del gruppo.
Sul merito, mi preme sottolineare come la proposta di soppressione dell’Arbea, anche da me sottoscritta e sostenuta, si inseriva in un dibattito tutto acceso sulla maxi multa della U.E. e sulla perdita del riconoscimento di ente pagatore della stessa Arbea”.

“La valutazione fatta dal sottoscritto – afferma Pagliuca – pur consapevole della non totale adesione alla proposta dell’intero gruppo, è stata quella per la quale una forza di opposizione ha tra i suoi doveri anche quello di provocare un dibattito nell’opinione pubblica e nel Consiglio e, pertanto, non è tenuta a cercare una sintesi obbligatoria su ogni proposta. La presentazione della PDL è avvenuta attraverso una conferenza stampa a cui hanno partecipato in modo libero quasi tutti i componenti del gruppo ed in quella sede era già evidente che la proposta nasceva come uno stimolo per la maggioranza ad occuparsi della governance agricola che stava inchiodando ulteriormente un settore già malato di suo.
Da troppo tempo la maggioranza ha annunciato una legge di riordino degli Enti agricoli, da troppo tempo l’ALSIA è commissariata, da troppo tempo non vengono rinnovati gli organi dei consorzi di bonifica, da troppo tempo l’Arbea era sotto i riflettori degli sprechi.
Di leggi di riordino, nonostante sia passato più di un anno dalla presentazione della proposta dirompente di chiudere l’Arbea, non v’è traccia in consiglio, nonostante i ripetuti annunci. Il dibattito a cui, per ragioni personali ed urgenti, non ho potuto partecipare, ha evidenziato le due posizioni esistenti sul merito della questione che, ripeto, erano già evidenziate nelle firme di sottoscrizione apposte più di un anno fa”.

“Qualche collega – continua l’esponente del Pdl – ha troppo enfatizzato le ragioni di merito che lo spingevano ad essere contrario alla chiusura di Arbea e qualche altro collega ha troppo enfatizzato il valore di un distinguo che era segnalato dalle firme di sottoscrizione della proposta di legge. Comunque ritengo eccessivo parlare di Caporetto o di colombe che sbranano i falchi.
Come gruppo abbiamo dato ai lucani la possibilità di comprendere fatti importanti sulla questione acqua e sui rapporti con la regione Puglia.
Come gruppo siamo impegnati sui temi ambientali che interessano molti territori, come gruppo stiamo producendo un intenso lavoro a vantaggio dei cittadini lucani lavorando in modo integrato con i nostri parlamentari. L’incidente del Consiglio regionale va affrontato in una riunione del gruppo consiliare che ho provveduto a convocare per lunedì prossimo, alle ore 15”.

“Spero che i colleghi, tutti, di cui nutro personale stima – conclude Pagliuca – sappiano comprendere che nelle more di tale riunione è opportuno moderare i toni riflettendo sul danno che ingiustamente si provoca”.

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