“Ricostruzione degli avvenimenti in Consiglio riguardanti Fenice – dice Pagliuca -semplicemente assurda”
“Per la prima volta nella storia di questa Regione – afferma Pagliuca – una Commissione di Inchiesta termina i suoi lavori in tempi brevi, redige una relazione corposa contenente tutte le manchevolezze evidenziate nel corso dell’inchiesta, rende pubbliche le informazioni senza alcun filtro, individua le responsabilità del passato e getta le basi per una modifica sostanziosa dell’atteggiamento della Regione, si sforza di tutelare gli interessi dei cittadini affinchè quanto accaduto non possa ripetersi ed il risultato è quello di parlare di inciuci. Niente di più falso”.<br /><br />“A chi non ha avuto la voglia di ascoltare dico – sottolinea Pagliuca – che la relazione della Commissione è integralmente richiamata nella mozione approvata ed è proprio da quanto emerso che prende vita la mozione; che la mozione, quella mozione che aveva come obiettivo primario quello di modificare il corso delle cose, non doveva e nemmeno poteva contenere giudizi che attengono strettamente alla politica e che il sottoscritto non ha sottaciuto nel suo primo intervento dello scorso consiglio e che nemmeno ha mai ritrattato; che il voto sulla relazione non è stato possibile per ragioni strettamente regolamentari ma la presa d’atto e la pubblicazione del documento sul sito istituzionale dell’Ente ne assicurano la piena divulgazione: non ci sono controrelazioni”.<br /><br />“Sono orgoglioso – continua Pagliuca – del lavoro che la Commissione ha svolto con scienza e coscienza, contando sulle esigue forze messe a disposizione dal Consiglio regionale e senza sostenere nessun onere aggiuntivo e non permetterò a nessuno di infangare il lavoro fatto e gli esiti ottenuti attraverso ricostruzioni lontane anni luce dalla realtà. Il lavoro di quella Commissione è, anzi, un esempio di fedeltà alle istituzioni e di amore verso i cittadini che al ring della battaglia dialettica preferiscono i fatti. Il tempo per evidenziare le responsabilità politiche è tutto davanti a noi e non mancherà al dibattito il contributo del partito al quale appartengo, questa volta potendo indossare i panni del politico e non quelli del Presidente della commissione di inchiesta. Anche questo aspetto capisco che è suonato nuovo, una persona che non ha utilizzato il suo ruolo per fini politici, ma lo ha mantenuto nello stretto percorso del binario istituzionale. La verità è stata detta, è scritta nelle tante pagine che compongono la relazione, nei tanti atti allegati e nelle migliaia di documenti esaminati, chiunque ne può prendere visione ed evidenziare ogni tipo di criticità. Questo era il mio dovere ed anche ieri, quel lavoro è stato difeso in ogni sua parte tant’è che l’intera relazione è diventata parte integrante della mozione. La convergenza del voto su una mozione scritta da tutti coloro che hanno inteso offrire un contributo era necessaria per dare forza ai contenuti stringenti della stessa che rappresenta un nuovo caposaldo dal quale partire per affrontare con energia nuova la questione Fenice e tutte le altre emergenze ambientali, altro che inciucio”.<br /><br />