In una conferenza stampa i consiglieri dell’Udc e del Gruppo misto hanno illustrato due mozioni presentate nel corso dell’ultimo Consiglio regionale sulla necessità di intensificare controlli su acqua e petrolio
“Siamo opposizione in Consiglio regionale ma non abbiamo firmato la mozione di sfiducia nei confronti del presidente Pittella perché non abbiamo condiviso la modalità con cui è stata presentata da alcuni colleghi”. Lo hanno ribadito nel corso di una conferenza stampa i consiglieri regionali dell’Udc, Francesco Mollica e del Gruppo misto, Aurelio Pace che hanno illustrato due mozioni presentate nel corso dell’ultimo Consiglio regionale.<br /><br />Con la prima si chiede al governo nazionale “ulteriori fondi per implementare il controllo ed il monitoraggio, soprattutto in ragione di quanto sta emergendo dalle indagini giudiziarie in corso ed ancora al vaglio degli inquirenti e di provvedere al rinnovo dell’accordo di programma sulle acque ormai scaduto da tempo, rivedendo regole e condizioni ed anche prevedendo la compartecipazione alle spese, della regione Puglia, necessarie per il controllo ed il monitoraggio della salubrità della risorsa idrica interregionalizzata”. Nella mozione si chiede infine di recuperare le somme dovute dalla Puglia alla Basilicata, 80 milioni di euro, in forza dell’accordo sull’acqua.<br /><br />“L’ingerenza della regione Puglia che ha approvato nei giorni scorsi una mozione diretta ad effettuare controlli sul nostro invaso del Pertusillo – ha ribadito Mollica – è ingiustificata, invasiva e lesiva del potere di autodeterminazione della Basilicata anche se viene mascherata dalla preoccupazione che la diga in questione, che alimenta la regione Puglia per il 60 per cento attraverso acquedotto pugliese, è situata in Val d’Agri dove insiste la riserva di idrocarburi probabilmente più grande d’Europa”.<br /><br />La seconda mozione, illustrata dal consigliere Pace, chiede al presidente della Giunta, alla luce dell’inchiesta giudiziaria in corso sul petrolio, di provvedere a riformare il sistema dei controlli, rivelatosi inefficace, anche ipotizzando la collaborazione con altri organismi di controllo ambientale di livello nazionale (Ispra) a garanzia di un operato autonomo dall’apparato politico amministrativo.<br />“Siamo soddisfatti – ha detto Pace – che il presidente Pittella abbia annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile nel caso venga riconosciuto e provato il danno ambientale. Lo chiedevamo nella mozione auspicando l’utilizzo dell’eventuale risarcimento riconosciuto per sanare i territori compromessi e dare risposte ai cittadini, anche utilizzando le fideiussioni rilasciate dalle compagnie petrolifere”.<br /><br />“L’inchiesta giudiziaria –ha aggiunto – è ancora nella fase delle indagini ed è compito della magistratura verificare la fondatezza o meno di quanto emerso. Non si comprendono però le posizioni di alcuni commentatori che attribuiscono responsabilità non ancora accertate, pur avendo ricoperto ruoli primari nella gestione della questione petrolio che è atavica e quindi non ascrivibile esclusivamente all’attuale governo regionale”.<br /><br />“Vogliamo essere propositivi e risolvere i problemi della nostra comunità –ha ribadito Mollica – e lo dico ricordando di non aver mai votato un provvedimento sul petrolio che non ci dà certezza rispetto alla salute e alla salvaguardia ambientale. Leggiamo oggi tutta una serie di questioni gravi rispetto al petrolio ma che ci possano essere collusioni con Pittella è una ipotesi che non si evince da nessuna parte”.<br /><br />“Vogliamo – ha aggiunto Pace – da opposizione dare un contributo costruttivo provando a non farci influenzare dal contingente. Il disastro ambientale è tutto da provare anche se la comunità lucana ha manifestato la convinzione di non essere stata sufficientemente tutelata dai propri amministratori, i quali avrebbero dato priorità alle esigenze imprenditoriali delle compagnie petrolifere a scapito della tutela della salute pubblica. E’ necessario recuperare un rapporto di fiducia tra istituzioni e comunità in cui la risorsa petrolio venga utilizzata con ricadute anche positive sul territorio, privilegiando la tutela della salute e la salvaguardia ambientale”.<br /><br />“Siamo – ha concluso Mollica – una opposizione dialogante e non talebana e come tale staremo a guardare se anche in altre occasioni e su altri argomenti, i consiglieri che hanno presentato la mozione di sfiducia nei confronti di Pittella, appartenenti a diversi gruppi politici, si troveranno ancora d’accordo”.<br /><br />L.C.<br />