Ospedale unico Lagonegro, Perrino: una "saga" tragicomica

Il capogruppo M5s: "Pittella, Berlinguer o chi per lui, venga finalmente in aula a dire la verità su questo enorme pasticcio ventennale, ponendo fine ad un odioso gioco delle parti perpetrato sulla pelle dei comuni cittadini"

<div> &quot;Apprendiamo dagli organi di stampa di un altro clamoroso sviluppo della &#39;saga&#39; relativa all&rsquo;ospedale &#39;fantasma&#39;, l&rsquo;Ospedale Unico di Lagonegro. Dopo gli accertamenti &nbsp;della Guardia di Finanza, dai quali parrebbe emergere un danno erariale di circa 2 milioni di euro e che hanno visto la segnalazione alla Corte dei Conti di 18 persone tra cui gli ex governatori Bubbico e De Filippo, la Regione Basilicata sembrerebbe orientata a rescindere il contratto con la Societ&agrave; Ospedaliera Lucana (SOL), ovvero con la societ&agrave; aggiudicataria dei lavori per la costruzione dell&rsquo;ospedale.</div><div> Quali i motivi di questo provvedimento? La SOL avrebbe chiesto alla Regione altri 28 milioni di euro per iniziare i lavori, ulteriore aggravio di spesa che sarebbe dovuto a &#39;inconvenienti e imprevisti incontrati in fase progettuale per le condizioni geostatiche e geognostiche del terreno sul quale dovrebbe sorgere l&rsquo;ospedale&#39;. Un&rsquo;opera dal budget faraonico che ha gi&agrave; visto un&rsquo;esponenziale lievitazione dei costi preventivati a carico delle finanze regionali, passati da 42,058 milioni di euro a ben 100,45 milioni di euro&quot;. &Egrave; quanto afferma il capogruppo del Movimento cinque stelle Giovanni Perrino.</div><div> &nbsp;</div><div> &quot;Quanto alle invocate &#39;condizioni geostatiche e geognostiche del territorio&#39; – aggiunge Perrino -, era pi&ugrave; di un decennio che si sapeva che l&rsquo;area individuata per l&rsquo;edificazione dell&rsquo;ospedale non fosse adatta. Ecco cosa si legge nel progetto di fattibilit&agrave; redatto dal dott. Antonio Capezzera del Dipartimento Sicurezza e Solidariet&agrave; Sociale della Regione Basilicata e approvato nel 2003: &#39;La caratteristica del lotto e la sua natura geologica hanno non poco condizionato la progettazione del presidio ospedaliero&#39;; inoltre si riferisce di &nbsp;&#39;sbancamenti&#39; da &nbsp;contenere e della necessit&agrave; di &ldquo;tenere la struttura sufficientemente lontana da quella &nbsp;parte del lotto che presenta una morfologia alquanto accidentata con presenza perfino di acqua superficiale&rdquo;.</div><div> &nbsp;</div><div> &quot;Nonostante tutto – prosegue Perrino -, l&rsquo;opera, considerata &#39;urgente&#39;, &egrave; andata &lsquo;avanti&rsquo;: la SOL ha cominciato con le procedure di esproprio complicando ulteriormente il quadro dell&rsquo;intricata vicenda. Un quadro reso drammatico da quella che appare come una vera e propria odissea, il cui racconto &egrave; stato stranamente ignorato da quasi tutti i media locali: si pensi &nbsp;all&rsquo;incubo vissuto dalla famiglia Viceconte che dal &nbsp;27 marzo scorso &egrave; stata letteralmente &ldquo;sbattuta&rdquo; fuori dalla propria casa senza ricevere l&rsquo;indennizzo &nbsp;per l&rsquo;esproprio previsto per legge. Il M5S si &egrave; gi&agrave; occupato di tutta la brutta storia dell&rsquo;ospedale &#39;fantasma&#39; di Lagonegro con un&rsquo;interrogazione protocollata a luglio di quest&rsquo;anno: un atto dettagliato con il quale si cerca di fare chiarezza sull&rsquo;ennesimo &#39;caso&#39; lucano. L&rsquo;interrogazione, pur essendo stata pi&ugrave; volte calendarizzata nelle varie sedute ispettive degli ultimi mesi, resta tutt&rsquo;ora senza risposta. Pittella, Berlinguer o chi per lui, venga finalmente in aula a dire la verit&agrave; su questo enorme pasticcio ventennale, ponendo fine ad un odioso gioco delle parti perpetrato sulla pelle dei comuni cittadini</div>

    Condividi l'articolo su: