Per il consigliere regionale dell’Mpa “occorre cercare, nell’ambito delle previsioni del Piano Sanitario 2011/2014, delle modalità di applicazione delle decisioni assunte che siano concordate con la comunità”
“Le ripercussioni che l’art. 20 della L.R.17/2011 (che ha visto solo il mio voto contrario) sta producendo sul territorio ed in particolare nella comunità di Venosa non possono non essere oggetto di attenzione da parte delle istituzioni”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale dell’Mpa, Francesco Mollica evidenziando che “ho inviato, oggi, una nota indirizzata al presidente della Giunta regionale, all’assessore alla Salute e Sicurezza, al direttore generale dell’Asp di Basilicata e al sindaco del Comune di Venosa, con la quale formulo delle proposte operative per la riconversione e l’utilizzo nella rete dei servizi sanitari regionali dell’Ospedale San Francesco di Venosa”.
“La comunità di Venosa – aggiunge Mollica – si sente maltratta e bistrattata dagli ultimi provvedimenti e, rimanendo nell’alveo istituzionale e nel consesso appropriato della discussione ho formulato delle proposte che non devono ritenersi esaustive ma di supporto alla discussione stessa, che è in atto. Quanto fin qui accaduto è soltanto l’epilogo di una vicenda ormai datata, risalente alla fine del 1996, quando venne approvato il 1° Piano Sanitario Regionale (PSR), con cui si decretava nei documenti e quindi di fatto la riconversione del nosocomio di Venosa. Tale scelta, indipendentemente dal giudizio se giusta o bisognosa di modifiche, è di fatto stata imposta alla gente e non è stata ben spiegata. Di fatto ha privato la popolazione dell’Alto Bradano, circa 90 mila abitanti, del diritto di fruire dell’assistenza sanitaria ospedaliera, costringendoli a ricercarla altrove. Oggi occorre prendere atto della situazione e cercare, nell’ambito delle previsioni del Piano Sanitario 2011/2014, delle modalità di applicazione delle decisioni assunte che siano concordate con la comunità”.
“Fermo restando, a mio parere – conclude l’esponente dell’Mpa – che la proposta di realizzazione del nuovo ospedale Unico del Vulture Alto Bradano (già fatta dal lontano 2006) è la migliore per dare in futuro risposte concrete alla richiesta di assistenza dell’intera comunità, occorre che nell’immediato vengano adottati dalla Regione e/o dall’Azienda sanitaria locale, tutti gli atti necessari per rendere concrete, per riempire di contenuti le previsioni del Piano vincolando, all’uopo, appositi fondi necessari per l’avvio e la messa in esercizio di tutte le attività previste nell’Ospedale distrettuale”.