Per il consigliere regionale dell’Udc sarebbe opportuno “conoscere se la realizzazione di tali opere riveste ancora l’interesse per il quale sono state avviate e programmate”
“Siamo la terra delle opere incompiute”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale dell’Udc, Francesco Mollica, nel presentare un’interrogazione diretta al Presidente della Giunta regionale e all’Assessore alle Infrastrutture che trova il proprio fondamento nell’elenco predisposto dalla Regione ed inviato al Ministero delle Infrastrutture avente ad oggetto le opere pubbliche incompiute.<br /><br />“Lascia basiti – commenta Mollica – la constatazione che in Basilicata ci siano ben 34 opere pubbliche incompiute e che, per molte di esse, la percentuale di lavori eseguiti è molto bassa, mentre l’importo degli oneri per l’ultimazione dei lavori è elevato. La cattiva programmazione in tale ambito emerge chiaramente dall’esame dell’elenco inviato al Ministero. Infatti – aggiunge Mollica – sempre con riferimento all’importo degli oneri per l’ultimazione dei lavori, in alcuni casi quello indicato è superiore all’importo iniziale e stanziato, ed in altri casi l’importo per l’ultimazione dell’opera risulta sproporzionato e spropositato rispetto all’esiguità dei lavori realizzati”.<br /><br />“Alla luce di tali considerazioni – precisa il consigliere – si ritiene necessario, ed è questo il senso dell’interrogazione presentata, conoscere se la realizzazione di tali opere riveste ancora l’interesse per il quale sono state avviate e programmate, nonché l’ammontare dei fondi attualmente fermi e l’eventuale possibilità di reimpiego degli stessi, nell’ipotesi di non attualità dell’opera. Infine – conclude Mollica – sarebbe auspicabile che la questione venga portata in Consiglio regionale e che, pertanto, il Presidente o l’Assessore relazionino al fine di procedere ad una riprogrammazione o quantomeno ad una attenta e vigile verifica del completamento delle stesse. L’unica 'Incompiuta' di cui si dovrebbe parlare con riferimento alla Basilicata è l’Abbazia di Venosa che, però, è un’opera d’arte”.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />