Open data, Mollica: “La Regione perde tempo”

Il capogruppo dell’Udc evidenzia che “la proposta di legge presentata ormai due anni fa, il 17 febbraio 2014, ad oggi continua a giacere nella competente Commissione senza che nulla al riguardo si faccia”

&ldquo;Si continuano a perdere occasioni per fare&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il capogruppo dell&rsquo;Udc, Francesco Mollica che evidenzia tutta &ldquo;la sua esasperazione e al contempo la delusione del nel prendere atto del modus operandi che ispira l&rsquo;agire della nostra Regione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La nostra Regione &ndash; dice – in molte occasioni ha perso la possibilit&agrave; di essere pioniera in alcuni settori e materie a causa dei ritardi nel dare corso all&rsquo;iter di approvazione di norme che, tempestivamente e spesso anticipando i tempi il sottoscritto ha presentato. E&rsquo; il caso, purtroppo non isolato, della proposta di legge sugli Open data che, presentata ormai due anni fa (17 febbraio 2014) ad oggi continua a giacere nella competente commissione senza che nulla al riguardo si faccia, perch&eacute; il dipartimento accogliendo con favore la pdl ha voluto cogliere l&rsquo;occasione per inserirsi su ci&ograve; che stava mettendo in campo come dipartimento&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Dopo incontri con la task force &ndash; continua – dedicati per rendere trasparenti i dati dell&rsquo;amministrazione regionale, ancor pi&ugrave; quale esecuzione di una norma nazionale che ne prevedeva l&rsquo;obbligo, niente ha fatto, facendo perdere tempo e pazienza, il tutto nonostante i continui solleciti di avvio dell&rsquo;iter procedurale. Tale proposta di legge si inserisce nel percorso tracciato gi&agrave; a partire dal 2005 con il codice dell&rsquo;amministrazione digitale e meglio specificato anche a gennaio 2014 con il decreto legge in materia di semplificazione e sviluppo che si poneva, tra gli obiettivi prioritari, la creazione di un ecosistema digitale, capace di facilitare e rendere pi&ugrave; immediati i rapporti tra la pubblica amministrazione e i cittadini e/o le imprese&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La tempestivit&agrave; con cui la proposta di legge &egrave; stata presentata (il mese successivo all&rsquo;approvazione del decreto legge) &ndash; aggiunge Mollica – avrebbe consentito alla Regione Basilicata di intervenire per abbattere quel muro di ritardi, burocratizzazione e spesso incomprensioni tra la pubblica amministrazione ed i cittadini e recuperare comunque terreno rispetto alle altre regioni. Evidentemente non si vuole cogliere lo stimolo alla creazione di nuovi strumenti e servizi che potrebbero facilitare il passaggio da un&rsquo;economia di ridistribuzione ad un&rsquo;economia di crescita che, mai come in questo momento storico, serve alla nostra terra che continua a perdere il patrimonio pi&ugrave; importante: i giovani e quindi il futuro&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Tale modo di fare &ndash; conclude – non &egrave; ormai pi&ugrave; tollerabile, bisogna cominciare con i fatti a dare risposte, a dimostrare che alle belle parole corrispondono azioni concrete, perch&eacute; la credibilit&agrave; occorre guadagnarsela ed i sermoni e le promesse, ormai rappresentano un modo di fare vecchio e poco credibile, che va contestato e sradicato&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

    Condividi l'articolo su:

    Web TV

    Ultimi pubblicati

    Correlati