Olio: Cia, quotazioni in forte calo

Il prezzo alla produzione dell’olio extra vergine di oliva è in forte calo.
Attualmente le quotazioni nel mercato pugliese, il più importante e di riferimento non solo a livello nazionale ma soprattutto per la produzione lucana, sono intorno ai 2,2-2,3 euro al chilo, inferiori a quelle dell’anno scorso, già non remunerative per i produttori. In questo modo il danno economico è rilevante per gli olivicoltori, già alle prese con i forti aumenti dei costi di produzione e delle imposte. E’ quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori della Basilicata.
Purtroppo – afferma Paolo Carbone, dell’Ufficio Economico della Cia – i nostri produttori devono difendersi dalle speculazioni (olio di provenienza dai Paesi Maghrebini o Turchia) e dalla crisi di mercato: un litro di extravergine convenzionale (senza dop) in Basilicata è mediamente venduto a 3,1 euro se sfuso e a 5,60 euro se confezionato, con una maggiorazione dell’82%. La Cia chiede che vengano attentamente analizzate tutte le possibilità di intervento previste a livello comunitario per le crisi di mercato, al fine di limitare per quanto possibile le perdite economiche dei produttori. In primo luogo, è opportuno attivare l’aiuto all’ammasso privato, portando il prezzo di intervento almeno ai 2,33 euro al chilo, come richiesto dal Copa-Cogeca, struttura che riunisce organizzazioni degli agricoltori e delle cooperative europee. Ma si deve valutare anche la possibilità di accedere ad altre misure, come gli “aiuti agli indigenti” ed i programmi di “educazione alimentare e consumo consapevole”.

bas 03

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