"La Ola, Organizzazione lucana ambientalista rende noto che con autorizzazione del parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese n. 69 del 26/10/2012 è stato autorizzato all’ENI la realizzazione di una recinzione “in area boscata in prossimità dell'area pozzo "Caldarosa 1", sita nel Comune di Calvello”, ricadente nel foglio di mappa 69 e particelle catastali indicati con i numeri 70 – 73 – 75 –
65 – 68. . Questo nulla osta – secondo la Ola – viola secondo la Ola le misure di salvaguardia delle Zone di Protezione Speciale rientranti nella Rete Natura 2000 dell’Unione Europea e le misure di salvaguardia del parco allegate al DPR 8/12/2007".
"Secondo gli uffici del parco – prosegue l'Ola – la recinzione ENI è ubicata “ in zona 2 ai limiti della zona 1 del Parco e del SIC IT 9210170 – Monte Caldarosa e della Zona a Protezione Speciale IT 9210270 – Appennino Lucano – Monte Volturino", mentre invece, dai rilievi della OLA effettuati in base alle cartografie della Rete Natura 2000, risulta essere ubicato in zona 1 ed all’interno della ZPS Appennino Lucano – Monte Volturino (IT 9210270)".
"La Ola ha segnalato tale grave comportamento giudicato omissivo e illegittimo, agli organi competenti dell’Unione Europea per l'annullamento dell'autorizzazione del parco dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese e stigmatizza come si vuol far passare come tutela e salvaguardia della biodiversità del parco uno scopo commerciale da parte di ENI che ha inteso recintare aree di propria pertinenza da sfruttare con l'estrazione di idrocarburi in pieno parco e all'interno di Zone di Protezione Speciali, altrimenti non autorizzabili per i divieti imposti dalle leggi, grazie purtroppo alle connivenze del parco".
BAS 05