Ola su ampliamento della Concessione Gorgoglione della Total

Dopo le istanze di permesso di ricerca Muro Lucano e La Bicocca, situate nell’area nord della regione, la Ola, Organizzazione lucana ambientalista, in un comunicato stampa, rende noto che l’Ufficio compatibilità ambientale della Regione Basilicata, con determinazione dirigenziale, ha deciso di sottoporre, dopo la fase preliminare di screening, alla procedura della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) il progetto di ampliamento della concessione mineraria Gorgoglione ricadente nei comuni di Anzi, Brindisi di Montagna, Castelmezzano, Laurenzana e Trivigno proposto dalla Total E&P Italia. In questo caso – fa rilevare la Ola – si tratta già di ampliamento di concessione quindi di un anticipo della famigerata legge sblocca Italia che riunifica le fasi preliminari di ricerca, prospezione e concessione in un titolo unico. In pratica – continua la Ola – la Regione starebbe anticipando l’attuazione alla legge sblocca riconoscendo il “titolo concessorio unico” di cui ai commi 5 e 6 dell’articolo 38 della Legge 164/2014. I comuni interessati dall’ampliamento della concessione Gorgoglione riceveranno nuovamente l’avviso dalla Total nelle prossime settimane per esprimere il loro parere e/o opposizione al progetto. La decisione della Regione Basilicata di assoggettare il progetto alla fase VIA – si legge nella determinazione dirigenziale – sembrerebbe dovuta alla valutazione del progetto da parte degli uffici regionali “inconsistente e poco esaustivo in relazione al quadro di riferimento programmatico ed ambientale ed ai possibili impatti, soprattutto di natura socio-economica“.
In realtà per la Ola la Regione ha chiesto alla Total di argomentare le “carenze” per poter procedere ad una valutazione tecnica del progetto, propedeutica al rilascio del giudizio positivo di compatibilità ambientale all’ampliamento della concessione, nonostante ricada in aree vincolate e nel parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane.
La Regione Basilicata avrebbe già potuto decretare l’irricevibilità del progetto della Total già nella fase di screening, così come già richiesto dalla nostra Organizzazione nelle osservazioni inviate alla Regione in data 14/4/2012 allorquando, “nell’esprimere l’opposizione all’ampliamento, chiedeva agli uffici regionali competenti “di respingere in toto il progetto e di tutte le richieste a venire riguardanti l’area” argomentando tale richiesta in 5 punti invece totalmente ignorati nell’iter regionale.
Il famigerato art. 38 ai comma 1 e 2 stabilisce inoltre “deroghe” ai vincoli regionali e comunali espropriando Regione e Comuni della “sovranità” di salvaguardia del territorio che diviene di “interesse strategico nazionale, di pubblica utilità con opere petrolifere giudicate urgenti ed indifferibili e soggette a vincolo preordinato all’esproprio dei beni in esso compresi. Un motivo in più – a parere della Ola – per impugnare la legge sblocca Italia da parte del presidente della Regione Basilicata che però non ascolta la comunità e molti sindaci lucani (al momento sono 45) che hanno già deliberato o stanno per farlo in queste ore per impegnarlo in tal senso.”
La Ola-conclude la Ola – invita pertanto i comuni e i cittadini di Anzi, Brindisi di Montagna, Castelmezzano, Laurenzana e Trivigno a mobilitarsi contro quello che si preannuncia come un nuovo scempio al territorio e alle sue vocazioni da asservire agli interessi privati delle compagnie petrolifere.

BAS 05

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