Ola e No Scorie su bonifica area zona industriale Tito Scalo

La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, e No Scorie Trisaia denunciano ancora una volta il tentativo di "narcotizzare" l'attenzione dei cittadini sul grave inquinamento dell'area industriale di Tito Scalo e chiedono alla Regione Basilicata di non perdere più tempo sulla bonifica del SIN (Sito di Importanza Nazionale). Una vicenda – denunciano le due organizzazioni – che dura purtroppo da due decenni. Essa è stata portata all'attenzione dei grandi media con l'inchiesta "Rifiuti Connection", andata in onda su Current TV- Sky Canale 130".
Oggi è necessario attuare la bonifica, utilizzando i fondi messi a disposizione dalla Deliberazione CIPE n.87 del 3/8/2012 (Gazzetta Ufficiale n.256/2012) che per il SIN di Tito Scalo mette a disposizione quasi 24 milioni di euro con i fondi FAS, ad iniziare dalla messa in sicurezza permanente del bacino dei fosfogessi (disponibili 6 milioni di euro), le acque di falda, le aree fluviali e le scorie della ferriera di Potenza".
"La Ola e No Scorie Trisaia chiedono infine alla Regione che i per i residenti e le maestranze dell'area di Tito Scalo, d'intesa con il Comune di Tito e la ASP, si intraprenda una campagna di monitoraggio delle condizioni di salute, sull'esempio di quanto i comuni di Grumento Nova e Viggiano hanno programmato con la VIS (Valutazione di Impatto Sanitario) per la Val d'Agri, attuando un monitoraggio delle aziende ed i prodotti agricoli e zootecnici di un comprensorio che comprenda, oltre a Tito, anche i comuni di Picerno e Potenza".

BAS 05

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