I consiglieri Braia, Polese, Sileo, Giorgetti e Baldassarre: “Un primo e fondamentale passo verso superamento definitivo ostacoli e discriminazioni, che solo una politica lungimirante e compatta, a prescindere dagli schieramenti, può ottenere”
“E’ un primo e fondamentale passo verso il superamento definitivo di ostacoli e discriminazioni, che solo una politica lungimirante e compatta, a prescindere dagli schieramenti, può ottenere. Siamo, pertanto, molto soddisfatti dell'esito della discussione in Prima Commissione. Il 5 luglio scorso, in cui è stata approvata all’unanimità la PdL su 'Riconoscimento del diritto all'oblio oncologico – disposizioni in materia di parità di trattamento delle persone che sono state affette da patologie oncologiche' – d'iniziativa dei consiglieri Braia e Polese (Iv), Sileo e Giorgetti (Gm) e Baldassarre (Idea)”.
Così Braia, Polese, Giorgetti, Sileo e Baldassarre che aggiungono: “Una iniziativa che parte dal basso, raccogliendo istanze del territorio, dei cittadini e delle cittadine e che si inserisce ad avvalorare il percorso avviato anche in Parlamento per la legge nazionale, sottoscritta da parlamentari di diverse forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, quasi un milione di persone, oggi, in Italia guarite da un tumore, continuano ad avere difficoltà di accesso ad alcuni servizi base, come ad esempio la richiesta di mutui e prestiti, la stipulazione di assicurazioni e l’adozione di figli. Cinque paesi europei (Francia che per prima ha riconosciuto il pieno diritto seguita da Lussemburgo, Olanda, Belgio e Portogallo) hanno legiferato sul diritto all’oblio oncologico, rimettendo al centro la persona a cui va garantito di non dover più dichiarare informazioni sulla propria malattia, quando non sono più necessarie, come in caso di guarigione o altro”.
“La nostra iniziativa legislativa regionale, su una competenza che è nazionale – proseguono i 5 consiglieri regionali – si inserisce proprio in questo solco, come sta accadendo in altre regioni d’Italia, e con la Pdl sul 'Riconoscimento dell'oblio oncologico' intendiamo focalizzare il dibattito anche in Basilicata affinché si possano emettere atti che rispondano realmente alle esigenze di vita, dignità e riconoscimento di diritti universali, privacy, stimolando il Governo nazionale, come già accade altrove in Europa ad agire in tal senso. Subire discriminazioni a causa della passata condizione sanitaria non è tollerabile in una nazione democratica e civile quale la nostra. Il diritto all’oblio oncologico è un tema trasversale alle nostre appartenenze politiche che ci vede, ancora una volta, condividere la finalità di una azione congiunta che si pone a difesa dei più fragili, al loro fianco, elaborando insieme un necessario e urgente dispositivo legislativo a tutela di chi, e sono tanti anche in Basilicata, già duramente provato dalla malattia, non deve essere soggetto a ulteriori e inutili disagi e difficoltà amministrative, quali le indagini sullo stato di salute di contraenti e richiedenti”.
“Riteniamo che la storia medica personale – concludono i cinque consiglieri regionali – non possa e non debba comportare, per i tanti guariti da patologie oncologiche, oneri ulteriori rispetto a quelli normalmente e normativamente previsti, trascorsi i periodi previsti e in assenza di recidive o ricadute della malattia. E’ una battaglia, doverosa, di civiltà”.