Il capogruppo del Pd: “Una Carta per rinnovare la politica”
“L’ottimo lavoro di ricognizione compiuto dal Presidente Santochirico consente di avviare una intensa attività di riscrittura della Carta fondamentale della Regione, facendone il banco di prova della capacità della classe politica di rinnovare il rapporto con la società lucana, di costruire un modello di democrazia partecipata, di individuare e consolidare il campo delle regole civili e morali, di allargare gli spazi di libertà e di responsabilità, di fare della regione un luogo nel quale si contemperino forme diffuse dirette e indirette della rappresentanza”. E’ quanto ha sostenuto il capogruppo del Pd rimarcando l’esigenza che “occorrerà fare presto e bene, praticando un’immersione nel nostro tempo storico e politico, praticando il senso della misura e rifuggendo dalle sirene ideologiche del populismo”. “L’auspicio – ha proseguito Viti – è che una feconda convergenza consenta di costruire una carta ‘personalista’”, cioè fondata sul valore centrale della persona umana. Un valore che con parole essenziali Mino Martinazzoli definì sostenendo che ‘il diritto non è che la persona umana. Non la persona ha diritto ma la persona è il diritto’”.
“Il processo federalista – ha concluso il capogruppo del Pd – non potrà che riprendere il filo unitario del regionalismo storico che da Sturzo ad oggi ha avuto il merito di ricondurre la società allo Stato in una prospettiva di ricomposizione delle fratture storiche e sociali che hanno caratterizzato il processo risorgimentale. La scommessa è non solo alta ma decisiva in questa difficile stagione. Il Pd la assume e la onorerà impegnando nel lavoro costituente le sue migliori energie”.