Con il documento si impegna la Giunta regionale “a dare corso ad una relazione nuova con gli Enti territoriali, impostata su un modello di sostegno finanziario, determinato sulla scorta della definizione di costi standard dei servizi”
L’Assemblea regionale ha approvato all’unanimità la mozione “Costi standard e nuova relazione con gli Enti territoriali”, proposta inizialmente dai consiglieri Napoli e Castelluccio (Pdl- Fi) e modificata con il contributo delle altre forze politiche.<br />Con la mozione si fa presente che “tutti gli enti pubblici territoriali devono concorrere al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e, di conseguenza, devono osservare il principio della responsabilità gestionale quale elemento caratterizzante del proprio operato e si impegna la Giunta regionale a dare corso ad una relazione nuova con gli Enti territoriali, impostata su un modello di sostegno finanziario, qualora ve ne fosse bisogno, determinato sulla scorta della definizione di costi standard dei servizi, monitorandone la qualità e presentando lo stesso all’esame del Consiglio regionale”.<br /><br />Con il dispositivo si sottolinea che “la situazione economico finanziaria di molti enti territoriali della Basilicata è particolarmente critica in ultimo la situazione del Comune di Potenza e che le città, nell’attuale contesto di decrescita economica, sono elementi cardine del processo diretto al rafforzamento dei fattori di sviluppo locale”.<br /><br />“Il miglioramento della qualità e della quantità dei servizi dalle stesse erogati in tema di istruzione, di salute e di mobilità – viene precisato nella mozione – costituisce una rilevante inversione rispetto a tendenze quali il calo demografico e l’emigrazione, il mancato sviluppo delle aree interne (cioè “di quelle aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali per i cittadini”), il degrado del capitale culturale e paesaggistico e la scarsa utilizzazione del capitale umano conseguente ad insufficiente offerta di lavoro; che il ruolo delle città quali drivers del cambiamento deriva dalla semplice costatazione di alcuni elementi di fatto: rappresentano il luogo di massima concentrazione della popolazione, dei consumatori, delle conoscenze, della cultura, delle infrastrutture materiali e immateriali e delle capacità produttive”.<br /><br />Si rileva, altresì, che “la gestione quotidiana e concreta dei servizi è il parametro fondamentale attraverso il quale valutare l’operato di una amministrazione comunale e di un Sindaco e che il MEF ha istituito, di recente, il portale ‘Opencivitas’ al fine di valutare la capacità dei minori enti pubblici territoriali di rispettare il criterio dei fabbisogni standard”.<br /><br />Sono intervenuti nel dibattito, oltre al consigliere Napoli, i consiglieri Cifarelli e Santarsiero (Pd), Pace (Gm), Rosa (Lb-Fdi), Romaniello (Sel).<br /><br /><br /><br />