“Mi chiedo quando questo governo e la Sogin, di proprietà del Ministero del Tesoro, avranno il coraggio di ammettere che dietro l’acquisto dei terreni all’interno dei centri Enea di Saluggia e Rotondella, avvenuti a gennaio di quest’anno, e dopo il lasciapassare del ministro Prestigiacomo, c’è un piano ben definito. La moratoria che ‘parcheggia’ il ritorno al nucleare è solo una bufala per consentire agli italiani di mettere nel dimenticatoio la tragedia che ha colpito il Giappone”. Questo è l’allarme che lancia il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario. “L’impianto per il condizionamento del Prodotto Finito si compone di due edifici, per un totale di 23.330 metri cubi, più che un’opera di smantellamento mi sembra che si voglia ingrandire il centro per potenziare il sito Itrec. Non ci crede nessuno che si stanno adoperando per accelerare le attività di smantellamento degli impianti del vecchio programma nucleare. Prima che si muova qualcosa il governo deve aspettare l'esito del referendum del 12 e 13 giugno e il pronunciamento dei cittadini. Sono certo che la Regione Basilicata non curerà soltanto i benefici derivanti dal petrolio ma si metterà di traverso anche sul rischioso potenziamento del centro di Rotondella. La regia di controllo si è avviata, ma bisogna continuamente monitorare la situazione perché non si scherza con la salute dei cittadini e con l’ambiente. Mi fa sorridere – conclude Belisario – che il ministero dei Beni culturali si raccomanda per la tempestiva comunicazione nel caso venissero rinvenute presenze archeologiche, il rischio reale è che se accadesse l’inimmaginabile di noi e dei reperti rimarrebbe ben poco”.
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