"Siamo molto preoccupati per il futuro di Fiat in Italia. Gli ultimi drammatici dati sulle vendite, la continua perdita di quote di mercato di fiat sia in Italia che in Europa e le esternazioni di Marchionne che di fatto ha messo fine alla chimera di "fabbrica italia" e ai consistenti impegni di investimento ad essa connessi, danno il senso di una strategia aziendale in cui gli stabilimenti italiani rischiano di perdere centralità.
Il governo non può stare a guardare. Siamo dinanzi ad un terreno strategico dal quale passa la tenuta di parte rilevante del sistema industriale nazionale. Sarebbe folle rassegnarsi alla perdita di funzione in un settore in cui abbiamo storicamente saputo svolgere un ruolo di primo piano. Tanto più dopo i pesanti sacrifici richiesti e ottenuti dalle lavoratrici e dai lavoratori e dopo la limitazione della democrazia sindacale nelle aziende del gruppo. È arrivato il tempo per Fiat di liberare il campo da ambiguità e di chiarire le reali strategie aziendali. Il governo riferisca in parlamento e attivi, di concerto con le regioni coinvolte, ogni possibile azione per riportare gli stabilimenti italiani al centro del progetto Fiat". Lo dichiarano in una nota congiunta:
*Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro PD
*Enzo Amendola, segretario PD Campania
*Roberto Speranza, segretario PD Basilicata
*Silvio Paolucci, segretario PD Abruzzo
*Gianfranco Morgando, segretario PD Piemonte
*Enrico Gasbarra, segretario PD Lazio
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