Il presidente del Consiglio regionale chiede “responsabilità e trasparenza, e soprattutto una verifica puntuale dei risultati conseguiti dai Gruppi di azione locale in termini di efficacia, efficienza ed economicità”
“Come è noto, il gruppo di azione locale (o semplicemente Gal) è composto da soggetti pubblici e privati che hanno l’obiettivo di favorire lo sviluppo locale di un'area rurale. Oggi, invece, proprio per questa composizione pubblica e privata, pare stiano rientrando nella lista dei così detti ‘carrozzoni’ dissipatori di risorse senza un fine utile. Tant’è che la vecchia gestione si è limitata principalmente a produrre occupazione. Vero è che i fondi utilizzati molto spesso sono stati elargiti su richiesta degli stessi componenti, senza rispondere ad una programmazione seria”. E’ quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica.<br /><br />“Il problema delle nomine negli enti pubblici – aggiunge – ritorna ripetutamente alla ribalta. Ma non basta indignarsi: il problema del ‘come’ effettuare le nomine esiste e non è di facile soluzione. Il fatto che la Regione si sia dotata di una lista di candidati ‘idonei’, ci deve indurre a scegliere i migliori direttori capaci di restituire al programma leader gli obiettivi propri da realizzare attraverso strategie efficienti ed in grado di condizionare positivamente e concretamente lo sviluppo rurale locale. E la discrezionalità che i gruppi hanno, dovrà essere oggetto di un controllo rigoroso e trasparente da parte del Dipartimento Agricoltura a cui compete la materia”.<br /><br />“L’importanza di una scelta mirata dei direttori – conclude il presidente del Consiglio regionale – servirà a rivalutare verso la comunità regionale, i Gal da semplici carrozzoni, così come vengono considerati, ad un valore aggiunto chiamato a definire, in collaborazione con gli operatori del settore, proposte di strategie di sviluppo che consentano ai territori di esprimersi in contesti dinamici. Alla scelta dei direttori deve accompagnarsi responsabilità e trasparenza, e soprattutto una verifica puntuale dei risultati conseguiti in termini di efficacia, efficienza ed economicità. E questa verifica spetterà in primo luogo ai cittadini, agli utenti, alla stampa, all'opinione pubblica in generale”.<br />