“NEXT GENERATION”, AL TEATRO DON BOSCO VA IN SCENA L’ENTUSIASMO

Circa 550 gli studenti di scuola secondaria superiore presenti all’iniziativa promossa dal Consiglio regionale della Basilicata dal titolo “Next Generation – Costruttori di futuro”

“Next Generation – Costruttori di futuro”, l’evento promosso dal Consiglio regionale della Basilicata, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, e con la partecipazione delle Consulte provinciali degli studenti di Potenza e Matera ha avuto il suo clou nel Cineteatro Don Bosco di Potenza. Presenti in sala circa 550 studenti provenienti dagli Istituti di scuola secondaria superiore della provincia di Potenza e di Matera, accompagnati dai docenti e dai dirigenti scolastici e numerosi altri studenti collegati da remoto. Una rappresentanza di giovani che è stata letteralmente catturata dalla narrazione del nuotatore lucano Domenico Acerenza, un campione che ha portato il nome del nostro Paese in alto sul podio di tutte le più importanti competizioni nazionali e internazionali come l’oro nella staffetta 4 x 1,5 chilometri in acque libere ai mondiali di Fukuoka in Giappone. Acerenza è un esempio per i giovani e un simbolo di speranza per tutti. E proprio per questo motivo il Consiglio regionale ha voluto che fosse lui, con la sua storia personale e sportiva ad infondere fiducia nelle proprie capacità ai giovani presenti alla kermesse. Il nuotatore lucano è un grande esempio di come si possano superare le difficoltà e raggiungere i propri obiettivi. Ha parlato delle sue origini dicendosi di esserne fiero e della forza dei sogni: “Non bisogna mai arrendersi e smettere di credere nelle proprie possibilità. Non sempre i sogni si realizzano, ma con sacrificio e determinazione bisogna provare a concretizzarli e se si sbaglia occorre trarre insegnamento dai propri errori”. Acerenza ha poi invitato i ragazzi a guardare lontano, ad alzare sempre l’asticella e a cogliere tutte le opportunità che la vita riserva ad ognuno.

L’entusiasmo dei giovani in platea era palpabile ed è stato colto con soddisfazione e un po’ di emozione da parte del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala che si è rivolto così agli studenti: “Questa iniziativa – ha affermato – è riuscita nel suo intento: ha dimostrato a tutti noi che voi giovani siete e sarete costruttori di futuro. Oggi posso dire con soddisfazione che dare fiducia ai ragazzi è sempre un investimento vincente. Esiste una Basilicata giovane, seria, affidabile e competente che vuole investire sulla nostra regione e che ha idee chiare sul futuro della nostra terra. A noi il compito di ascoltare questi ragazzi e di costruire politiche che sappiano soddisfare le esigenze di coloro che maggiormente pagheranno le conseguenze, nel bene e nel male, delle nostre scelte. I ragazzi hanno il desiderio di sognare in grande: vogliono istituzioni che funzionino, una politica che li ascolti e guidi, una scuola che sia interessante. In tal senso, la vera sfida che questa esperienza ci pone dinanzi, come classe dirigente, è quella di sapersi mettere in ascolto dei più giovani, per creare un’alleanza tra generazioni utile al futuro della società a tutti i livelli. Il Consiglio regionale si è messo in ascolto per meglio comprendere i vostri sogni, le vostre preoccupazioni le vostre intuizioni. Intuizioni interessantissime che, con l’impegno di tutti noi esponenti delle istituzioni, faremo in modo che vengano trasformate in azioni legislative. Dobbiamo costruire il vostro futuro e lo dobbiamo necessariamente costruire insieme”.

È stata poi la volta di Nicolò Andreula, strategist, storyteller, southworker. Tre parole che non solo descrivono le sue competenze professionali (è economista e docente universitario), ma anche il suo innovativo approccio al lavoro. Strategist è colui che riesce a combinare una visione a lungo termine con l’abilità di prendere decisioni concrete in risposta a sfide immediate. Lo storyteller è capace di raccontare storie coinvolgenti e significative, una facoltà diventata fondamentale nell’era digitale, dove il successo di un’impresa dipende sempre più dalla capacità di coinvolgere emotivamente il pubblico e di costruire una connessione duratura con esso. L’ultima parola che descrive Andreula è southworker, quella pratica lavorativa che vede i professionisti trasferirsi al Sud, spesso in aree rurali o costiere, per lavorare in remoto. Si tratta di un fenomeno in crescita che riflette le opportunità offerte dal lavoro flessibile, e Andreula ne è un esempio lampante. Il suo trasferimento nel Sud Italia ha mostrato come sia possibile combinare una carriera di successo con una qualità della vita più elevata. Caratteristiche queste che hanno fatto presa sui ragazzi che in silenzio hanno ascoltato le sue esperienze e i suoi consigli: “Il destino di ciascuno di noi è nelle nostre mani. Non abbiamo mai avuto così tante risorse online gratis per acquisire competenze e trovare opportunità lavorative. Sognate in grande, e quando vi trovate davanti a un ostacolo, chiedetevi: come posso fare a superarlo? Mettetevi in gioco, iniziate a fare le cose, provateci sempre e fate squadra e confrontatevi e supportatevi a vicenda”. Andreula ha poi portato l’esempio di ragazzi che sono riusciti nel loro intento e, tra queste, quella di Alessio Lorusso che da un'officina di Bari è andato alla conquista dell'America con le sue stampanti 3D e quella di Pegah Moshir Pour, lucana di origine iraniana che, mentre lavora in una società di consulenza americana si dedica all’attivismo per portare la democrazia nel suo Paese d’origine e la rivoluzione digitale nella sua terra che l’ha adottata. “Ci sono tantissime storie positive – ha spiegato Andreula ai nostri microfoni – basta guardare un po’ al di là del proprio computer per vedere che c’è una gran quantità di ragazzi e di ragazze che ce la stanno facendo a cogliere le opportunità del digitale, le opportunità dell’educazione. Basta fare squadra e ce la si può fare. È importante focalizzarsi su come aggirare gli ostacoli e su quali risorse puntare. I sostegni a livello governativo sia nazionale che locale ci sono, bisogna saperli cogliere”. Con questi esempi virtuosi Nicolò Andreula ha inteso incoraggiare i ragazzi a intraprendere attività stimolanti e sfidanti e ad adattarsi ai nuovi scenari in evoluzione facendosi trovare sempre pronti al cambiamento. 

Da questa giornata di confronto e di sintesi sulle riflessioni emerse nei diversi tavoli di contaminazione si è rafforzato il principio che per adattarsi ai nuovi scenari, i giovani devono essere proattivi nell’acquisire nuove competenze, specialmente in ambito digitale e ambientale. L’apprendimento deve essere visto come un processo continuo, data la velocità con cui cambiano le competenze richieste dal mercato del lavoro. Essenziali sono, infatti, le competenze digitali, le abilità trasversali e la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti. Un messaggio che è arrivato ai tanti studenti presenti all’iniziativa e che nei prossimi anni devono progettare il proprio futuro, lasciando da parte timori e incertezze e investendo con coraggio e tenacia nelle proprie abilità e nelle idee innovative. Unico faro la realizzazione dei propri sogni.

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