Neve: Feneal-Uil, si utilizzino operai edili senza lavoro

Prima di pensare ai militari per gli interventi necessari ad affrontare lo stato di emergenza neve si pensi agli operai edili e ai lavoratori disoccupati o a quanti, proprio a causa della neve e del gelo, hanno dovuto sospendere il lavoro nei cantieri: è quanto sostiene il segretario regionale generale della Feneal-Uil Domenico Palma.
Evidentemente sia gli amministratori locali che i politici – sottolinea – ignorano che l’impiego di militari per servizi antineve ha un costo a carico del Ministero della Difesa e quindi basterebbe realizzare un fondo speciale alimentato in quota parte dal Dipartimento Nazionale Protezione Civile per utilizzare operai cassaintegrati ai quali pagare le giornate lavorative solo per la differenza della cig erogata oppure utilizzare operai disoccupati. La Regione in proposito – aggiunge – dovrebbe venire incontro alle note difficoltà finanziarie dei Comuni che da soli, con gli scarsi mezzi a disposizione, non ce la fanno. Parliamo di lavoratori che hanno esperienza e professionalità, che sanno usare mezzi meccanici e guidare automezzi speciali, pertanto più utili di altro personale da impiegare per gli interventi di emergenza, senza per questo disconoscere l’apporto significativo del volontariato che anzi potrebbe essere coordinato più efficacemente da personale esperto.
Palma evidenzia che la situazione è grave specie nei comuni della Collina Materana dove interi centri abitati sono isolati dalle strade di comunicazione e ci sono disagi fortissimi. Tra l’altro – sottolinea il segretario Feneal-Uil – anche nei cantieri, nei posti di lavoro dove l’attività lavorativa potrebbe svolgersi normalmente, l’intransitabilità delle strade provinciali, intercomunali, e persino statali, non consente agli operai, proprio come succede per i dipendenti della Fiat di Melfi, di raggiungere il proprio posto di lavoro, con ulteriori danni ai settori produttivi. Di qui la sollecitazione alla Protezione Civile della Regione Basilicata di coinvolgere anche i sindacati per fronteggiare al meglio l’emergenza destinata, purtroppo, a prolungarsi.
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