“Spesso in politica è sulle piccole questioni che puoi misurare il vero spessore dei suoi protagonisti”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Alfonso Ernesto Navazio capogruppo di “Noi per Melfi” nel Consiglio comunale del centro lucano.
Secondo Navazio “la “nuova” amministrazione Valvano tra i primi atti adottati in Consiglio, oltre ad istituire l’elefantiaco numero di ben 7 commissioni consiliari permanenti di cui nessuno dei consiglieri è in grado di ricordare né i componenti né le materie assegnate, ha riproposto, dopo aver giochicchiatoci su per i precedenti 5 anni di governo, la Commissione per la revisione dello Statuto e del Regolamento del Consiglio Comunale (8° Commissione).
Anche questa volta, con la solita attenzione che l’Amministrazione ci mette quando deve far passare qualcosa attraverso la stampa (più che amica) o attraverso il web (più che amico), è stato ribadito dalla maggioranza, in tutte le salse ed in più consessi, che la Presidenza della VIII Commissione sarebbe stata affidata alla minoranza purché dalla stessa fosse pervenuta una sola “designazione”, cioè un unico nome.
La Commissione viene composta nello scorso Luglio. Nel mese di settembre il componente del M 5 S dichiara la sua disponibilità ad assumere la Presidenza.
La Commissione si aggiorna per consentire all’altra parte della minoranza le opportune valutazioni, tenuto anche conto che il gruppo dei 5 consiglieri di Noi per Melfi si è formato a seguito della fusione di tre gruppi consiliari: Melfi per Tutti, Forza per Melfi ed Idea per Melfi.
Detto per inciso se le liste “civiche” spuntate come funghi in occasione della campagna elettorale pro Sindaco Valvano avessero avuto lo stesso atteggiamento non avremmo avuto quel ridicolo effetto di formare Commissioni ed attribuire Presidenze come se piovesse, ma soprattutto le stesse commissioni consiliari avrebbero avuto un numero di componenti più ridotto con risparmio di denaro ed un più proficuo e celere funzionamento, ma si sa molti vivono di medaglie di cartone”.
Sul finire del mese di gennaio 2017 il Consigliere Navazio rassegna le dimissioni dalla Commissione ed il Gruppo Noi per Melfi indica, quale sostituto, il consigliere Vincenzo Castaldi.
“Nella seduta del 02.02.2017 – si legge nella nota di Navazio – la Consigliera M5S revoca la disponibilità alla Presidenza della Commissione e dichiara di indicare per la carica l’altro ed unico componente di minoranza Vincenzo Castaldi. Aggiunge la Consigliera pentastellata che per la ben nota connotazione del suo Movimento di ritenersi al di fuori delle logiche di “accordi” al momento del voto lei si sarebbe astenuta.
La Commissione si aggiorna al 06.02.2017 e, non appena aperti i lavori, nonostante lo avesse già fatto nella precedente seduta con poco stile e garbo pretende, ancora una volta, di sapere dalla consigliera Bisogno se il suo essere favorevole alla presidenza dell’altro componente della Commissione si sarebbe concretizzato nell’astensione o in un voto espresso.
Il componente del gruppo Noi per Melfi, preso atto di dove si stesse cercando di arrivare, esorta la maggioranza a dichiarare che la proposta di dare la presidenza alla minoranza viene di fatto ritirata (atto legittimo ma di dubbia consistenza morale) e di procedere con l’elezione del presidente di maggioranza.
La premessa è lunga perché l’intento è di offrire una vera e propria cronaca di quanto accaduto, per togliere da subito tentativi di riletture e rielaborazioni e soprattutto perché si possa comprendere quale è il clima che oramai l’Amministrazione Valvano ha creato: la minoranza va tenuta fuori anche da quegli organi in cui la democrazia vuole che le sia dia un ruolo anche di rilievo.
Chiariamolo subito: la commissione per la revisione dello Statuto è una Commissione assolutamente priva di poteri gestionali, ha il solo compito di lavorare per elaborare le proposte di modifica della carta costituzionale comunale e dell’atto che regola il funzionamento dell’assemblea consiliare che il Consiglio poi approva con maggioranza qualificata. Nulla di più.
Quindi nessun particolare interesse o voglia da parte del gruppo Noi per Melfi di assumerne la presidenza. L’invito a farlo, divenuto quasi una supplica, è pervenuto dalla maggioranza ed in particolare dal Sindaco.
Ed è per questo che il Gruppo Noi per Melfi nel Consiglio Comunale di ieri 6 febbraio ha dichiarato di protestare nei confronti di questo comportamento decidendo l’abbandono dell’aula in segno di disappunto nei confronti di una maggioranza chiusa a riccio, tutta ripiegata a trovare equilibri ed equilibrismi per affrontare la sua quotidianità spicciola mentre Melfi si spegne inesorabilmente.
E’ un de profundis di una comunità che ormai recitiamo in tutte le ore della giornata, che accompagna Melfi sempre di più nel Nuovo Medioevo il cui inizio è facile datare 30 maggio 2011, elezione – conclude Navazio – del Sindaco Livio Valvano”.
bas04