“La campagna demagogica e populista contro la “casta” non esita a falsificare i dati sino, nel mio caso, quasi a raddoppiare il vitalizio mensile da ex consigliere regionale a 4.107 euro quando invece è di 2.650 euro”. E’ quanto sostiene Giacomo Nardiello (Pdci) riferendo di aver presentato querela per diffamazione e calunnia contro La Nuova del Sud.
“I consiglieri regionali, come sanno anche i “grillini” – sottolinea l’ex consigliere regionale – sono eletti dai cittadini e svolgono il proprio mandato sulla base di normative di legge e pertanto quindi non sono una “banda di ladri” come si vorrebbe far credere. La mia attività politica ed istituzionale negli ultimi dieci anni in Consiglio Regionale è stata sempre improntata sul servizio delle nostre comunità. Intanto, vorrei ricordare che mensilmente ho sempre versato il 50 per cento della mia indennità regionale al tesoriere del mio partito per consentire di coprire le spese di organizzazione e dell’attività politica che ha un costo. Un comportamento – aggiunge Nardiello – che tutti i consiglieri regionali, dai tempi del Pci, e successivamente eletti nel Pdci e nel Prc, hanno sempre conservato con orgoglio. Il motivo è semplice: fare politica per me e per il mio partito è sempre stata la più alta testimonianza della democrazia, scongiurando che la politica e i seggi in Consiglio Regionale, siano preclusi a pubblici dipendenti, lavoratori, operai e perché no anche ad infermieri”.
Secondo Nardiello “additare in tutti la casta politica dei privilegiati non è corretto e se si limita alla campagna populistica-demagogica rischia di produrre l’allontanamento dei cittadini dalla politica e dalla democrazia attiva. Questo non significa che non ci siano privilegi da eliminare senza però fare di tutta l’erba un fascio. La riduzione dei costi del funzionamento del Consiglio Regionale è un problema che va affrontato, anche in questo caso senza misure populistiche come quella della soppressione dei piccoli comuni al di sotto dei 1000 abitanti che non producono risparmio effettivo ma solo riduzione della democrazia. Tocca alla politica e nello specifico al Consiglio Regionale affrontare la questione e non certamente a campagne diffamatorie giornalistiche. Vorrei ricordare che a seguito della Finanziaria dello Stato del 1999 tutti i consiglieri regionali ed i parlamentari hanno versato all’INPDAP quota mensile per conservare il diritto alla pensione dopo essere stati collocati, di ufficio, in aspettativa non retribuita, nei propri posti di lavoro della Pubblica Amministrazione”. Nardiello, infine, ha preannunciato che devolverà il risarcimento danni morali e civili, che ha richiesto a La Nuova del Sud, a favore della Casa Angelo Custode di Lauria.
BAS 05