Nardiello (Pdci-Fds) su impegni Conferenza Lucani all'Estero

“In un momento come questo di grandi cambiamenti, sia nel nostro Paese che nell'Europa e nel Mondo, nell'ambito di tutto il sociale, con l’esigenza di una profonda riorganizzazione che in alcuni ambiti si traduce in grandi tagli ed in altre situazioni in grandi mutamenti strutturali, la Conferenza dei Lucani all’Estero deve mettere al centro la tutela dei diritti sia dei nostri emigrati all’estero che dei propri figli. E su questi temi come Commissione di ex consiglieri regionali che hanno maturato anni di esperienza istituzionale e politica intendiamo dare il nostro contributo”. A sostenerlo è Giacomo Nardiello (Pdci-FdS) che ha partecipato oggi a Policoro alla seconda giornata della Conferenza.
“Deve essere chiaro – aggiunge – che senza tutela dei diritti soprattutto nei Paesi dell’Unione Europea dove i nostri emigrati e i loro figli devono poter contare sulle stesse garanzie previdenziali, sanitarie, assistenziali che ci sono nel nostro Paese, non ci può essere alcun futuro di benessere sociale per i nostri corregionali all’estero e tanto meno di prospettive per i loro ragazzi.
Per questo ritengo che il Consiglio Regionale e la Commissione dei Lucani all’estero debbano dedicare particolare impegno e attenzione innanzitutto alle condizioni di vita e di salute delle famiglie lucane all’estero. Specie nei Paesi Latino-Americani, la pensione per i nostri corregionali, dopo anni di fatica e sacrifici, non è assolutamente sufficiente per far fronte ai problemi di vita. Stiamo assistendo ad un progressivo e grave impoverimento dei lucani residenti in Argentina, Cile, Uruguay, Venezuela che non a caso pensano di poter rientrare nei paesi di origine per assicurare una prospettiva di futuro ai propri figli. Dobbiamo perciò prepararci ad una nuova ondata di emigrazione di ritorno come è già accaduto circa vent’anni fa, predisponendo misure ed azioni che favoriscano il rientro, non solo con aiuti economici ma agevolando attività di lavoro e lo studio, la formazione professionale, la specializzazione dei giovani. La perdita dell'identità italiana ovviamente e' un fattore legato spesso anche all'instabilita' economica al fatto di non avere riferimenti anche familiari.
Da questa Conferenza – continua Nardiello – ci aspettiamo progetti concreti sia per assistere le famiglie degli emigrati che per favorire la cooperazione tra le due Basilicata, quella che vive qui e quella che è fuori. Da anni ripetiamo che voi corregionali all’estero siete i nostri ambasciatori, gli ambasciatori del made in Basilicata, per far conoscere e vendere i nostri prodotti alimentari di qualità e il nostro turismo.
Purtroppo a parte qualche esperienza sporadica è stato fatto ancora troppo poco per realizzare società miste di lucani all’estero e lucani in regione in grado di fare attività economiche e produttive comuni. Dobbiamo e possiamo fare di più in questo senso chiedendo alle organizzazioni degli agricoltori e produttori agricoli, ai consorzi dell’aglianico, dell’olio, delle paste alimentari, dei salumi di puntare sui mercati esteri dando così una nuova ed importante opportunità di reddito ai lucani che vivono e conoscono quei mercati. Infine, bisogna rafforzare le convenzioni tra Università della Basilicata, Centri di ricerca in attività da noi (CNR, Centro Geodesia Spaziale di Matera, Metapontum Agrobios) con università estere attraverso borse di studio per i figli dei nostri emigrati”.

BAS 05

    Condividi l'articolo su: